Condivido pienamente la scelta fatta da Teresa Lambertucci sull'apertura alla minoranza, grande gesto di disponibilità leale nell'ottica dell'unità e del rinnovamento. Unità che si ottiene con la sintesi delle divergenze di pensiero o se vogliamo di correnti. Spero che Antinori non abbia rinunciato sull'onda emotiva del tatticismo. Davvero una occasione mancata per Antinori e per il PD.
Concordo pienamente con Caporaletti. Si continua a parlare di correnti e di incarichi apicali, occorrono risposte e proposte concrete. Renzi è il segretario del PD, la campagna per le primarie è finita, come è finita la campagna per il rinnovo dei circoli e della segreteria provinciale. E' giunta l'ora di ridare credibilità e dignità alla politica. La vera scommessa e il vero impegno civico di chi si accinge a fare politica è quello essere punto di riferimento ed interlocutore per la società civile. Al padre di famiglia che perde il posto di lavoro, al giovane laureato e non che non riesce a trovare un impiego, all'imprenditore oberato dalle tasse, al cittadino che paga le tasse senza ricevere servizi e garanzie, poco importa delle correnti di partito e delle alleanze e delle larghe intese anzi! L'unità di un partito non si compie con il criterio della distribuzione degli incarichi più o meno apicali, ma con la sintesi delle divergenze di pensiero e dei punti di vista che convergano in un unico progetto. Ho partecipato anche io alla scorsa assemblea provinciale, gli interventi erano da campagna pre-congressuale( a parte qualcuno), niente proposte o imput per la segreteria provinciale. Occasione sprecata per i delegati e per i presenti. Se si ha il dubbio, come sostiene Antinori che la maggioranza sia stata organizzata in modo militare, allora per "smiritarizzarla" bisogna rimanere dentro e lavorare per il cambiamento ed il rinnovamento! Auguro alla segreteria e al direttivo provinciale un serio e produttivo impegno nel guidare la segreteria!
Vittoria Trotta
Utente dal
20/11/2013
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