Domenica 25 nonostante il bel tempo a mare ho preferito fare una passeggiata a Macerata portando con me amici che villeggiano nella nostra provincia. I miei amici si sono chiesti come mai a fronte di una così grande capacità ricettiva mostrata dalla città non vi erano negozi aperti in favore dei turisti. Hanno definito la nostra città una bella addormentata e credo che in un attimo abbiano colto in pieno quello che Macerata da sempre dimostra di essere. Ho notato anche io turisti in buon numero ma ho preferito nascondermi come maceratese. Sarà ridicolo ma per fare cena ci siamo spostati verso la costa anconetana quando avremo potuto mangiare in una delle piazze di Macerata ma correvamo il rischio di stare soli con i piccioni.
Caro LIUK posso essere antipatico e somaro ma in fatto di onestà posso insegnarti moltissimo. Un'altra caratteristica e' l'impegno, io e tutti coloro che vivono ed hanno vissuto la Robur lo spendiamo per i bambini ed i ragazzi che si avvicinano alla disciplina sportiva, tu invece l'impegno lo metti solo per intervenire in incognito su questioni che da maceratese (forse) potrebbero interessarti ma che dimostri di non aver affatto capito.
Si parla del fonoassorbente di Sforzacosta dimenticando, come qualcuno invece giustamente ricorda, che sono le bretelle a poter risolvere il problema del traffico e quindi della rumorosità e dell'inquinamento acustico a cui noi tutti siamo soggetti per via del rotolamento (e non solo). A Macerata in Viale Indipendenza dove il traffico é veramente pesante la bretella di collegamento con il rione Collevario risolverebbe gran parte dei problemi di rumorosità. Certo che nel frattempo un intervento di fonoassorbenza sarebbe gradito, oppure un ripristino del marciapiede perché vivibilità non é solo auto o rumore di auto. Parlo di quello a sinistra uscendo dalla città partendo dal muro di Villa Lauri (quello di destra non esiste!!!) . E' osceno! Per via dei tanti lavori effettuati senza aver prestato cura di ripristinare adeguatamente il tappetino deturpato ci si può immergere in una insana passeggiata piena di insidie. Eppure tanti anziani passeggiano in quella via, in ogni stagione.
Caro Don Peppe l'amicizia é uno dei valori che non si può mettere da parte, o c'é o non c'é mai stata. Il tuo incontro in quella sera sulle panche in piazza resterà per me una delle più belle cene che abbia mai fatto, profumata nei sapori, profonda nei valori. - Riccardo
Riccardo Russo
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28/6/2010
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