Commentando l'articolo di Barbara Bernacchini, che tanto ha suscitato polemiche pro o contro, vorrei domandare come mai la signora abbia scelto il prete Don Gennaro De Filippi per celebrare una messa in una parrocchia diversa dalla sua? E come mai ,se il prete in oggetto non le era così gradito per i suoi modi o le sue convinzioni, lo abbia incaricato di celebrare l'anniversario del suo caro congiunto papà?
Da parte mia, non posso che tessere lodi nei riguardi del tanto criticato sacerdote! E' una persona seria, rispettosa, corretta disponibile, discreta, umile , sincera , coerente e ben preparata sotto il profilo della Sacra Scrittura a cui si rifà in ogni sua omelia. Inoltre mi viene spontaneo pensare che, una che si dichiara cristiana e poi quando le si dice di aver fede in Dio si scandalizza , nessuno la obbliga ad andare in chiesa alla messa, se ci va è perché ci crede , altrimenti ci sono altri posti per trascorrere il tempo libero! In Dio o ci si crede oppure no .Naturalmente ,se si è atei o scettici questo discorso viene a cadere ,ma se si è credenti ha senso l'affidamento alla Volontà Divina che tutto sa e tutto dispone per il bene delle nostre anime.
Forse la signora non ricorda le parole di Gesù "Quello che non è possibile agli uomini è possibile a Dio "? D'altronde chi conosce il Vangelo sa che Gesù Cristo ha risuscitato il corpo putrido di Lazzaro dopo tre giorni nel sepolcro e Sé stesso dopo la sua crocifissione. Inoltre vorrei anche rispondere a chi non è religioso, aggiungendo che se uno non accetta l'idea della fede non per questo è autorizzato a discreditare o a mancare di rispetto a chi la pratica con sincerità come io non mi azzarderei mai a disprezzare un credente in un'altra religione diversa dalla mia. Questo, a parer mio, si chiama : Civiltà e Democrazia con la maiuscola, forse valori che molti hanno dimenticato.
Dispiace dover contraddire la signora Barbara Bernacchini circa alcune affermazioni rilasciate dal parroco don Gennaro De Filippi in occasione dell'omelia di Pasquetta riguardo alle vaccinazioni. Sicuramente ha frainteso quanto detto dal sacerdote, che non si è espresso contro i vaccini, ma ha semplicemente richiamato i fedeli ad una maggiore fiducia in Dio nella nostra vita. D'altronde per un cristiano deve essere normale avere questa fede in Colui che governa la nostra esistenza! Debbo inoltre dissentire sulle affermazioni della signora circa il non rispetto dei protocolli anticovid perché i fedeli siedono indossando la mascherina e così quelli che leggono la Sacra Scrittura. Inoltre sia all'ingresso che all'uscita della chiesa ci sono a disposizione dei grandi dispenser per disinfettarsi le mani; lo stesso sacerdote, prima di distribuire l'eucarestia si sanifica le mani. Credo quindi che la signora avendo abbandonato in anticipo l'omelia non abbia avuto modo di comprenderne il senso.
Non sono una parrocchiana della chiesa del sacro Cuore di Macerata.Ma , da quando c'è stata l'emergenza COVID 19 ,ho potuto grazie alla chiesa aperta pregare e fare la mia adorazione al Santissimo e trovare così sollievo spirituale in un momento così drammatico e di grande sconforto umano .Posso con certezza affermare che ho trovato in don Gennaro una grande disponibilità ad ascoltare i fedeli nelle loro necessità umane e spirituali . Ho così cominciato a frequentare la chiesa.
Vorrei esprimere il mio dissenso su alcune accuse che sono state mosse al parroco, confermando invece quanto già evidenziato dal dottor Coltorti : i fedeli in chiesa indossano la mascherina , si siedono distanziati , igienizzano le mani al loro ingresso e così è per il parroco che porta la mascherina e igienizza le mani .Dunque non mi sembra che ci sia scarsa responsabilità per la salute dei fedeli .
Invito , comunque tali persone che sono scontente dell'operato del parroco a frequentare altre chiese più confacenti alle loro necessità di salvaguardia della salute . E concludo ringraziando personalmente sua Eccellenza Il Vescovo Nazzareno Marconi per aver dato alla chiesa di Macerata e a tutta la diocesi un così valido sacerdote la cui abnegazione al suo incarico risulta esemplare . Sono sicura che il discernimento di Sua Eccellenza il vescovo è tale da comprendere che certi rilievi fatti al parroco non sono elementi validi da prendere in considerazione .
Forse ad alcuni parrocchiani del coro e dei pueri cantores non piace il modo franco e schietto di parlare del loro parroco che nelle sue omelie si richiama continuamente alle Sacre Scritture citandone le fonti sacre da cui attinge la sua elevata preparazione culturale , religiosa e spirituale .
Manuela Tambroni Armaroli
Utente dal
2/7/2020
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