Tra tante ciance da parrucchieri e articoli che informano i fatti, finalmente l'intervento di qualcuno che sa, contravvenendo agli impacci linguistici che creano ideologie e crociate dal nulla.
Ciance istituzionali applaudite -per la maggior parte- da una platea grossolana di sagrestani e matrone.
Macerata si gratta, s'indigna e si rivolta come può nello stretto delle poltrone, vantando un ritrovato esprit collettivo che si figura in un belato general(issimo).Più di tutto è imbarazzante evidenziare la strumentalizzazione delle immagini e dei corpi, e in che modo i poteri intervengano nell'informare i fatti e le parole (ma è risaputo: la morale è da sempre grammatica).
Mario Mieli, Judith Butler, Jacques Derrida o Michel Foucault restano grandi sconosciuti per l'avvocato Amato, che però -pare- abbia scritto anche un libro sulla (d)istruzione gender. Qualcuno prova a intervenire, ma è subito stadio.
Poco importa: la civitas mariae è contenta così; ai (tanti) presenti l'unico commento concesso non poteva che essere quindi: AMEN.
"Ancor oggi, i più ritengono che la questione omosessuale concerna esclusivamente una minoranza, un numero limitato di froci e di lesbiche: non si vogliono rendere conto che, invece, fintanto che l'omosessualità resterà repressa, quello omosessuale sarà un problema riguardante tutti, dal momento che il desiderio gay è presente in ogni essere umano, è congenito, anche se attualmente, nella maggior parte dei casi, viene rimosso o quasi-rimosso" scriveva Mieli, oggi condannato alla damnatio memoriae...
Che pena questo governuncolo babelico e blaterante, edu-castrante per investitura statale( sacrale?) e mai cosi' pateticamente antiestetico.
Giorgio Cornelio
Utente dal
5/2/2014
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