Esprimo perplessità su questo premio. Non è infatti ancora chiaro se l'integrale cessione dell'azienda porterà lutti o gioie alla città. Per questo ho la sensazione che il restauro sia una sorte di gesto munifico fatto più per tacitare inquietudini che per dare lustro a Tolentino. L'amara verità è che il gruppo di aziende che hanno fatto la storia e la grandezza della nostra città oggi sono ruderi o proprietà estere. Forse è su questo che occorrerebbe riflettere, con meno premi e più realismo.
Caro Aldo vedo che non vuoi proprio rassegnarti ... è da 90 anni che vi raccontano frottole ed ancora ci credete ... proletari di tutto il mondo ... svegliatevi!!!
Allora si dimette o no?
Mi rivolgo al segretario regionale del PD Francesco Comi per chiedergli direttamente di dimettersi ed attendere, da privato cittadino, gli esiti dell'inchiesta. Eviterei anche di appellarsi al solito garantismo che, seppur giuridicamente valido, mi sembra del tutto inadatto alla situazione.
Sbaglio od un tempo Vi era la presunta superiorità morale della sinistra ... ??? Beh ora la morale sta a zero!! Attendo fiducioso un bel passo indietro ...
Cara Patrizia, dopo aver letto il tuo commento sono stato colto da una mistica visione di campi elisi e celesti angeli. Le creature alate, con sguardo benevolo ma fermo, mi hanno affidato una missione: recarmi a Roma per aprire una causa di beatificazione. Eh si dopo San Catervo, San Nicola avremo anche il beato Francesco da Tulintì.
Novello san Sebastiano egli si è fatto trafiggere da appuntite frecce politiche. Tuttavia, incrollabile nella fede e nel partito, egli affrontava e vinceva le terribili sfide che i maligni secessionisti gli palesavano. Asceta totale, distaccato dalla umana pecunia rifiutava il vitalizio per dedicarsi al prossimo.
Amen!
Ricordo agli sbraitanti puristi che Almirante non aveva sulla coscienza i milioni di morti fatti dalla falce e martello che lor signori continuano a sbandierare.
Studiate un po' di storia che è meglio!
R.I.P.
Trovo interessante l'opinione del Past President Moschini. Peccato che si tratti di discorsi legati al passato e non al futuro avendo pensato bene di mollare tutto. Il risultato è che il distretto di Tolentino rischia oggi di perdere il suo fiore all'occhiello che batte bandiera a stelle e strisce e non tricolore. L'imprenditoria locale in generale e la terza generazione della famiglia che tanto ha rappresentato per Tolentino debbono interrogarsi in profondità. I dissesti provocati sono sotto gli occhi di tutti e le loro conseguenze stanno mettendo a dura prova il tessuto sociale. Basta con i ricordi della Belle Époque, servono progetti concreti!!
Il contrappasso di dantesca memoria è consumato! Chi ha portato in malora la conceria la intitola a chi l'ha fondata e rafforzata: ottimo!! Credo che il tanto compianto Ing. Martarelli, nella sua immensa bontà, abbia evitato di scagliare una saetta dall'alto dei cieli in cui si trova. Certo se lo avesse fatto non avrebbe certo privato l'umanità di giganti anzi ...
La vera globalizzazione è quella che si sta realizzando a Tolentino: i cinesi da una parte, gli americani dall'altra, gli eredi italiani di terza generazione falliti su tutti i fronti. Quelli che un tempo erano i ns biglietti da visita nel mondo ora sono solo marchi che potrebbero lasciare la città in ogni momento. Dobbiamo credere alle rassicurazioni che ci vengono date? ... Io sarei molto più cauto e meno ottimista di tanti soloni che sputano sentenze ed intravedono rosei futuri.
Un altro pezzo di Tolentino cambia proprietario. Il povero capostipite si rivolterà nella tomba. I suoi discendenti, diretti ed acquisiti, hanno tutti fallito. Gestioni allegre, incapacità organizzativa, impreparazione al ruolo hanno condotto alla cessione dei ns gioielli di famiglia. Ora attendo l'ultimo atto: l'adozione di un monumento od una struttura fatiscente da restaurare e donare alla città con altruistico gesto. Patetici, semplicemente patetici. Povero Tolentino: terra di conquista dove yankees e mandarini fanno libera spesa!
Bel gesto. Speriamo però che non sia stato dettato: dal rimorso per quanto di recente accaduto o dai ben più drammatici scenari che la città potrebbe vivere in futuro.
Enzo Maccari
Utente dal
20/3/2014
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