Filippo è sempre un piacere "leggerti" ma oltre a togliere la cittadinanza agli italiani immeritevoli cercherei
di ridarla ai tanti italiani a cui i suddetti hanno tolto la dignità di avere una vita onesta e laboriosa gettandoli
nella disperazione. L'accoglienza agli stranieri è buona cosa ma è triste sentirsi stranieri a casa propria ed
essere ignorati nei bisogni più elementari; perciò aiutiamoli a ritrovare un po' di pace e serenità tirandoli
fuori dall'emarginazione.
A Rive Lino
magari fosse in atto una rivoluzione culturale, potremmo liberarci finalmente dalla cultura comunista
impostaci nel dopoguerra dal patto scellerato tra De Gasperi e Togliatti col beneplacido della ricca
borghesia che da sempre cavalca e sfrutta l'ignoranza e la disperazione della povera gente le cui fila
si stanno ingrossando spaventosamente. Il popolo lo sanno bene gli "altri" è bue, ma qualche volta
anche il mansueto bovino può tirare micidiali cornate!
E' vero, il ventennio fascista stà sbiadendo evidentemente l'esclusiva della cultura (in tutte le sue forme) stà sfuggendo di mano ai compagni comunisti che quando si ricordano le foibe minimizzano (per non paralare di altri regimi, pardon "Paradisi rossi" di riferimento).
La gestione della cultura che Togliatti pretese da De Gasperi è ancora forte nel nostro paese anche se qualche crepa affiora... e allora alla bisogna, quando se ne presenta l'occasione, (vedi funerale di Rauti) il mitante di turno si infervora ricordando a tutti chi è il buono e chi il cattivo.
Finchè non ci libereremo da questa "Kultura" il nostro Paese non saprà mai cos'è la vera democrazia.
Come sempre è molto piacevole leggere i tuoi articoli godibili per acutezza e per proprietà di linguaggio,
devo però farti un appunto, dovuto presumo alla tua scarsa passione per gli sport cosiddetti "minori"
e cioè che non è giocando a baseball che si arriva alla meta, ma a rugby.
cantaleco
Utente dal
28/9/2012
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