Compito della politica dovrebbe essere quello di guardare avanti. Come sarà Tolentino tra 10/15 anni quando già oggi, su 169 nati, 50 sono stranieri, se il saldo demografico è negativo di 33 Unità (immagino che i defunti siano quasi tutti italiani) e la crescita del numero degli abitanti è "garantita" solo da persone provenienti da altri comuni o da paesi esteri? Ma se lo chiede qualcuno ?
Chi lo avrebbe mai immaginato che:
- da una visita in quel di Torino, in un piovoso giorno di novembre degli anni '50, di un avvocato tolentinate, per conto del comm.Brandi, alla bottega dell'artigiano Frau rimasto paurosamente indietro con i pagamenti dei pellami necessari per lavorare poltrone di pregievole fattura;
- dalla felice intuizione di quell'avvocato che, per recuperare il credito, intravide come unica soluzione quella di consigliare al comm. Barandi di "assorbire" l'azienda Frau, portando a Tolentino, con difficoltà immaginabili, i più validi collaboratori del Frau per proseguire ed ampliare l'attività;
- dalla lungimiranza ed imprenditorialità del comm. Brandi, piano piano, sarebbe nata la Poltrona Frau e che questa azienda sarebbe cresciuta negli anni tanto da divenire oggetto d'attenzione di imprenditori di rango internazionale.
Forse ho raccontato una storia che non si legge tra le carte del Museo, ma è "storia" e come tale meriterebbe di essere ricordata, non nascosta
Certamente il taglio dei platani contribuisce maggiormente ad evidenziare lo stato di degrado in cui versano quella parte di mura della Città posta dietro.Quando si tagliano le piante non può che esserci un senso di tristezza; purtroppo, però, qualche volta si debbono fare scelte anche dolorose. Viceversa vorrei riportare (è recente la pubblicazione di un bell'articolo di Scorcella sulla pagina locale di un quotidiano) all'attenzione di chi legge lo scempio che si sta perpetrando sotto i ns. occhi a Tolentino. Guardate in alto verso il Castello Silverj, cosa vedete, il Castello, o un fabbricato in costruzione davanti? Chi ne ha autorizzato l'edificazione a qualche metro dall'ingresso del Castello?
INVITEREI ANCHE CRONACHE MACERATESI AD INTERESSARSENE, APRENDO UN DIBATTITO, SEGNALANDO PUBBLICAMENTE, ANCHE CON FOTOGRAFIE CERTAMENTE PIU' ELOQUENTI DELLE MIE PAROLE, QUESTO PALESE VILIPENDIO AL PATRIMONIO CULTURALE, PROVOCANDO QUINDI L'APERTURA DI UN FASCICOLO SULL'ARGOMENTO, INVESTENDO DELLA QUESTIONE TUTTE LE AUTORITA' (AMMINISTRAZIONE COMUNALE, SOVRINTENDENZA ALLE BELLE ARTI, MAGISTRATURA) AL FINE DI DETERMINARE EVENTUALI RESPONSABILI E RESPONSABILITA'.NON PUO', NON DEVE PASSARE INOSSERVATO UN INSULTO ALLA COLLETTIVITA' TOLENTINATE DI QUESTO GENERE.
Debbo affermare, purtroppo,....altro che platani!!!
Alla puntuale ricostruzione dei fatti, vorrei aggiungere ulteriori elementi, non trascurabili:
- disagio per chi abita in prossimità dell'eterno cantiere;
- degrado dell'ambiente limitrofo al Vaccaj;
- annoso problema dei piccioni, oggi più che mai presenti nella zona.......tetti pubblici da bonificare con i ns. soldi, tetti privati da bonificare, ognuno, anche e solo con i ns. soldi.......forse c'è qualcosa che non quadra se ad accentuare il problema è l'incuranza del Soggetto pubblico!!!!
E chi ripaga tutto questo? Forse qualche Amministratore se lo chiede? Non è pensabile, quanto meno, visti i tanti disagi provocati, studiare forme di "compensazione" su altre voci di entrata per il Comune (e di uscita per le nostre tasche)?
Non voglio pensare che Tutti i primi Cittadini sono uguali
Mi spiace, conoscendo e stimando Emanuele, che possa essere stato anche indirettamente coinvolto in questa leggerezza politicamente inopportuna.
Mi meraviglia però il diverso metro di giudizio del PD, locale e nazionale.
Sulla Cancellieri, per fatti accaduti, tanti distinguo e poi, allineati e coperti dietro il Premier
Gli uomini vanno conosciuti, i loro percorsi di vita analizzati, le loro scelte, condivisibili o non, valutate, i comportamenti (conseguenziali alle scelte) pesati.........poi c'è chi continua a fare il suo, chi decide, dopo tanti "passaggi", di scrivere libri, anche giudicabili interessanti. Ma Macerata non c'entra nulla, è sempre e solo un problema di uomo
La solita storia, vista tante volte. Quando la Societa' ha prodotto utili tutto ok. Morto il compianto Ing. Martarelli, venuto meno il manico, la discendenza ha fatto scempio e quando si e' trattato di metter mano al portafoglio per ricapitalizzare, un fuggi fuggi generale. Se tornasse Bruno forse occuperebbe i figli a fare qualcosa d'altro, non a rovinare una bella realta'
Le cose non andarono così, tra la Gabrielli, guidata dall'indimenticabile e mitico Commendator BRANDI, e l'artigiano FRAU c'era un rapporto di fornitura (pellami). Come spesso accade, difficoltà di mercato (anche allora!!) non consentivano a Frau di adempiere alle sue obbligazioni. Allora..................
Ma la storia il Ragionier Moschini la conosce e certamente non andò lui a Torino a "vedere" cosa succedesse e se quel credito potesse essere riscosso ed in che modo
Renzo Frau era un piccolo artigiano di Torino, lavorava, insieme ad altri collaboratori, in piccoli ed angusti locali. Come è arrivato a Tolentino? Perchè? Quando?
Vorrei conoscere la storia, chi è in grado di narrarla per metterla poi a confronto di quella che conosco io perchè narratami, tante volte, da "una" delle parti attrici di fatti successi decenni fa
A parte i rapporti personali e politici tra mio padre ed il Dr Massi, feci la Sua conoscenza nel 1971 quando lo ebbi come professore, per una supplenza a Padre Gentili, di filosofia e storia. Da subito rimasi colpito per il tratto umano e la profonda cultura. A seguire tante furono le occasioni di incontro che non poterono che ulteriormente confernare quella prima iniziale impressione. Si chiude per sempre un'altra pagina della nostra Politica locale, un uomo di grande umanità e statura morale se n'è andato per sempre. Le più sincere condoglianze a tutta la Famiglia
Vorrei evitare di fare polemica, ma mi risulterà difficile.
Abito con la mia famiglia in un palazzo adiacente al Teatro. Da anni "scontiamo", unitamente a tutte quelle famiglie che come me abitano in quella zona, disagi in termini di viabilità (prima le impalcature per sistemare il tetto del teatro, poi l'incendio, poi nuove impalcature per circoscrivere il Teatro andato a fuoco, poi l'inizio dei lavori e la prosecuzio dei lavori a "rilento", poi il miraggio che tutto ciò un giorno abbia un termine!!!!) e di vivibilità.
Ora apprendiamo che i piccioni "pubblici" danneggiano il teatro; per anni quelli "privati" che hanno danneggiato le nostre proprietà, situazioni più volte denunciate ai pubblici uffici, non hanno destato l'interesse di alcuno.
Non più tardi di 7 anni fa, nel rifare il tetto, l'Impresa ci fece notare come gli escrementi dei piccioni, negli anni, avessero "coperto" i canali di scorrimento e pressochè annullato le pendenze, tanto da favorire il ristagno delle acque piovane. Recentemente abbiamo dovuto sostituire un canale di gronda discendente perchè ostruito da parti di nido dei piccioni ed escrementi; e dire che 3 anni fa abbiamo anche fatto mettere degli aghi intorni ai canali e nei punti dove i piccioni si appoggiano.
Concludo dicendo che una AMMINISTRAZIONE PUBBLICA deve perseguire e tutelare il bene della collettività. Quindi più che apprezzabile l'intervento per il Teatro, ma se poi quegli stessi piccioni defecano a distanza di qualche metro, perchè dissuasi dal pubblico, si affollano per i loro bisogni sul privato, quella stessa AMMINISTRAZIONE PUBBLICA cosa intende fare?
Noi privati, indirettamente, concorriamo, con il pagamento di tasse dirette ed indirette, alla ricostruzione ed al mantenimento del Teatro, pubblico gioiello cittadino. Però poi non è giusto che solo alcuni di noi, presi di mira dagli stessi piccioni (nemici pubblici se danneggiano la cosa pubblica), debbano mettere mano ancora al portafoglio perchè subiscono danni nel loro privato e NESSUNO LI TUTELA, FREGANDOSENE DA SEMPRE.
Voglio sperare che ora ci sia più sensibilità verso questo problema; non parole, ma fatti concreti!
Andrea Pazzaglia
residente in via dell'Aquila
anerpazz
Utente dal
18/3/2012
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