Due dei titoli scelti per la prossima stagione lirica sono stati proposti anche di recente: Carmen nel 2019, in una rivisitazione da Crazy Horse e La Traviata, quella arcinota degli specchi di Svoboda, nel 2021 insieme ad Aida, celebrativa del centenario della prima allo Sferisterio. L'ultima Lucia che ricordo è di diversi anni fa, se non vado errato, è quella con la Devia e, successivamente con la Esposito, sempre con le scene di Svoboda, un plastico semovente altrettanto fascinoso. Per questo titolo è necessario un soprano di coloratura con i fiocchi. E' prematuro esprimersi solo sui titoli ma è importante che anche il cast sia all'altezza delle opere proposte, magari dando spazio ai giovani e creando, come a Pesaro, una specie di Accademia di Canto. L'Opera lirica è uno spettacolo a tutto tondo, e il valore musicale ed espressivo non può essere declinato solo da una impostazione moderna della regia. La tecnologia oggi è di forte aiuto, consente ampi margini di manovra ed anche risparmi ma è pur sempre uno strumento e non il fine.
Congratulazioni vivissime per il traguardo raggiunto e per essere riuscita a coronare un tuo sogno, dopo anni di lavoro al servizio dei cittadini di Montelupone.
Con stima e simpatia.
Marida Cicarè
Il 2020 si era chiuso simbolicamente con un camion-frigo contenente un primo lotto di vaccini Pfizer, proveniente dal Belgio, arrivato in Italia dopo un lungo viaggio dallo stabilimento di Puurs. La prima dose di vaccino in Italia è stata somministrata, alle ore 7.20, presso l’Istituto Spallanzani di Roma, all’infermiera Claudia Alivernini, di 29 anni. L'immagine ha fatto il giro sul WEB.
Ci chiedevamo se il 2021 sarebbe stato l’anno della rinascita, con il vaccino per tutti. Ad oggi la domanda sul vaccino da parte dei cittadini è tanta, ma l’offerta ancora non è sufficiente a coprire tutto lo stivale nei tempi stabiliti. I recenti fatti di cronaca, uniti ai dati sulla pandemia e alla situazione degli ospedali, fanno presagire ulteriori disagi per una regolare distribuzione del vaccino e, di conseguenza, ritardi per una eventuale ripresa delle attività aconomiche e sociali, compresa la scuola. Ciò ha innescato un diffuso sentimento di sconforto e di preoccupazione, alimentato anche da una comunicazione poco efficace.
Per uscire da questa terribile pandemia il prima possibile, parafrasando la frase di chiusura del Presidente della Regione Marche, non basta richiamare tutti al rigoroso rispetto delle regole di comportamento ma credo che sia doveroso, da parte delle Istituzioni e a distanza di una anno esatto da quando detta pandemia si è manifestata, garantire un efficace ed efficiente piano di vaccinazioni, a cominciare dalle persone non autosufficienti.
Il Ministro della Salute ha come riferimento dei dati concordati con i propri consulenti a livello nazionale.
Il Presidente della Regione ha una sua visibilità, a motivo della sua recente elezione, ma dovrebbe avere ben presenti le immagini delle ambulanze ferme presso i vari punti del Pronto Soccorso e il dichiarato blocco degli interventi chirurgici non considerati urgenti.
Come non considerare che il Centro Covid di Civitanova oggi è completamente saturo e quando fu iniziato dichiarato quasi superfluo, uno sperpero. Viviamo nell'epoca della precarietà, della società liquida, in cui le valutazioni sono sufficientemente approssimative.
Da ultimo, occorrerebbe dare anche una risposta alle migliaia di persone ultraottantenni, tra cui un mio zio cui ho fatto io stesso la prenotazione on line per il vaccino a domicilio, che a tutt'oggi non hanno avuto alcun cenno di risposta.
In tale contesto, il colore rosso per la Regione MARCHE forse è pertinente, con tutte le ripercussioni negative che ne conseguono e di cui purtroppo siamo tutti, noi semplici cittadini, consapevoli.
Ciao Mario,
sono contenta che tutto stia andando bene. Ti auguro di rimetterti presto in forma, goditi la famiglia e, quando ti sentirai meglio, sappi che i colleghi ti aspettano con stima e simpatia. Anch'io ti sono stata vicina con il pensiero e la preghiera, tenendomi sempre aggiornata sulle tue condizioni di salute tramite le colleghe.
Un caro saluto e un abbraccio affettuoso.
Marida e Andrea
Alessandro Manzoni, nel celeberrimo romanzo I Promessi Sposi, introdusse il termine di Azzeccagarbugli con
riguardo all'Italia del Seicento, epoca in cui si svolge la storia di Renzo e Lucia, per sottolineare il proliferare di leggi e leggine, spesso in contraddizione tra loro e, più genericamente, per rappresentare uno stato di confusione. Più che una definizione, il termine Azzeccagarbugli sta a significare una descrizione che ben si addice al lavoro di un avvocato. Cosa fa un avvocato? Nel garbuglio, cioè nel groviglio dei tanti fili che formano il caso affrontato, cerca di azzeccare, cioè centrare, cogliere, individuare quello giusto, a partire dal quale può dipanare la matassa e trovare la soluzione giusta per il cliente.
Come molti altri nomi e situazioni manzoniane, Azzeccagarbugli è diventato molto popolare e, passando di bocca in bocca, ha fatto persino perdere le tracce della sua origine non solo letteraria ma anche di soprannome.
Azzeccagarbugli nasce proprio come soprannome e, come tale, comporta una certa irriverenza. Ragion per cui ci si potrebbe legittimamente chiedere quale stima avesse Manzoni per gli avvocati.
Azzeccagarbugli è un termine quanto mai valido nell'attuale contesto politico caratterizzato dal proliferare di provvedimenti legislativi e normativi che, pur generati da una situazione di emergenza
sanitaria, spesso faticano ad arrivare al cittadino perchè a monte manca una comunicazione efficace dell'obiettivo che si vuole raggiungere e dei risultati sin qui ottenuti.
Per fare ciò sono necessari, nel linguaggio, la sintesi e la semplicità. La politica italiana, in generale, mal rappresenta questi concetti in tempi normali, figuriamoci adesso in epoca di pandemia e di crisi economica e sociale.
Le immagini del personale del Pronto Soccorso, del 118, della Croce Verde, dei Vigili del Fuoco e degli agenti della Polizia di Stato in servizio per la collettività all’inizio di un nuovo anno possano fugare il senso di incertezza e precarietà prodotto da un virus invisibile agli occhi umani, ma così potente da diffondere paura fra gli uomini. Un sentito ringraziamento a chi si adopera sempre e in silenzio per gli altri ed auguri di salute e serenità.
Andrea Petrozzi
Gabriele
Quando si parla in un'assise o in un contesto pubblico e di fronte ad altre Autorità invitate per l'occasione, bisognerebbe attenersi, per contenuti e modi, alle normali tecniche di comunicazione.
Tutti ricorderanno il discorso di Mario Draghi, alla Banca Centrale Europea, quandò affermò in modo chiaro e privo di tentennamenti che l'Euro veniva difeso a qualunque costo, di fronte ad ogni evenienza. Il giorno successivo lo spead si abbassò di diversi punti, il messaggio era arrivato a tutti gli operatori finanziari e, da banchiere centrale dell'Eurozona, non poteva cadere in personalismi o indecisioni tali da richiedere, l'indomani, una correzione.
Certamente, il Presidente di Confindustria ha potuto commettere un errore nel suo discorso ma proprio perchè lo stesso era rivolto, in una Assemblea, ad una categoria di operatori economici che rappresenta e che operano sul mercato, doveva pesare non solo le parole, quanto mai discutibili, ma anche il tono e cercare di sottolineare il particolare contesto socio-economico che viviamo.
La crisi economica è minata dagli effetti del Coronavirus che, a motivo della sua virulenza, sta incrinando le basi del tessuto sociale e provocando un numero elevatissimo di morti. E' opportuno stare vicino alle persone e lavorare per un obiettivo comune e non contro, utilizzando tutte le leve disponibili e praticabili.
Sono disgustato dalla crudezza delle affermazioni del Presidente di Confindustria, basate semplicemente su logiche di mercato.
Prima di parlare occorre sempre pensare a ciò che si dice. La vita di ogni essere umano ha un valore che non può essere sminuito o svenduto con paradigmi di efficienza.
Sono rammaricato che un Ente che raggruppa centinaia di aziende che operano nel mercato con l'apporto di risorse umane sia rappresentato da una persona così arida.
Sono indignato che la mia città, offesa nei suoi valori più intimi dalle insensate affermazioni del Presiente di Confindustria, venga pubblicizzata per l'ennesima volta da un episodio negativo che a dire increscioso è poca cosa.
Le scuse, anche se tardive, appaiono quanto mai opportune ma debbono essere sentite e meditate.
Buon lavoro, Presidente.
Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia e, in modo particolare, alla mamma Anna alla quale, colpita già in passato da gravissimi lutti, inviamo un grosso abbraccio. Il silenzio, questa volta, vale più di tutte le parole.
Con i sentimenti di profonda vicinaza,
Andrea e Marida Petrozzi
Siamo vicini ai genitori e a Roberto per il grave lutto che li ha colpiti. Con animo rattristato, esprimiamo affettuose condoglianze.
Marida Cicarè e Andrea Petrozzi
Le più sentite condoglianze a Lorenzo e a Don Andrea
per il grave lutto che li ha colpiti e i sentimenti di vicinanza alle figlie, private così precocemente dell'amore della loro cara mamma.
Un abbraccio forte anche a Nanda per l'amicizia e l'affetto che ci legano da tanti anni.
Andrea Petrozzi e Marida Cicarè
Ho provveduto a fare un bonifico per l'acquisto di presidi ospedalieri. Vicini sempre a tutti coloro che si adoperano per assistere i malati. Ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano, come disse Madre Teresa di Calcutta. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Importate è quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore.
Condivido pienamente il parere di Manuela Frezzotti sul Reparto di Chirurgia dell'Ospedale di Macerata in quanto, proprio di recente, ho avuto mio zio ricoverato per un delicato intervento. Ho potuto riscontrare professionalità, puntualità, gentilezza da parte di tutto il personale, medico, infermieristico e OSS, a cui rivolgo un sentito ringraziamento per la disponibilità ricevuta.
Serata magica all'insegna della poesia e della buona musica, con la finalità benefica di aiuto all'Associazione che opera al Salesi di Ancona.
Si può fare cultura senza chiasso e con altruismo.
Ora c'è un angelo in più in cielo che protegge le sue bambine e tutta la sua famiglia. Ai familiari giungano i sentimenti più affettuosi di vicinanza e di sentite condoglianze per il gravissimo lutto che li ha colpiti.
Andrea, Marida e Miky
Spett.le Redazione,
sono il padre di un ragazzo che ha parteciparo al concorso indetto dall'Istituto Paolo Ricci di Civitanoa Marche per eventuali assunzioni di collaboratori amm.vi a tempo determinato e non, anche presso altri Enti che intendano utilizzare la graduatoria degli idonei.
Detto concorso, bandito nel mese di dicembre dello scorso anno, è stato regolarmente pubblicato sul sito dell'Ente con l'indicazione dei requisiti per potervi accedere nonchè con la specifica delle prove da sostenere che si intendevano superate con un punteggio minimo di 21/30.
Nei giorni scorsi l'Ente in parola ha reso pubblica, sul proprio sito, la graduatoria degli idonei.
Ora in quest'ultima settimana si è appreso da fonti giornalistiche pubblicate, oltre che su codesto Quotidiano anche su giornali locali, che nella citata graduatoria si è classificata al quinto posto la moglie del Sindaco del Comune di Civitanova Marche.
Come noto, il Comune medesimo ha una quota di partecipazione nell'Istituto Paolo Ricci tanto da configurare un ipotetico conflitto di interessi, creando elementi di opacità.
La questione presenta aspetti giuridici che al momento non sono in grado di sviluppare con dovizia di particolari. Invece credo di poter sostenere, anche per la pregressa esperienza di lavoro in Banca d'Italia, che l'aspetto della trasparenza e della correttezza degli atti amministrativi deve essere sempre tenuto in gran considerazione non solo per i risvolti interni dell'Ente
quanto per le ricadute del danno d'immagine verso la collettività.
La polemica che ne è derivata è stata ulteriormente alimentata anche dalle dimissione dal Cda di un Avvocato che ha dichiarato la scarsa trasparenza degli atti amministrativi sottoposti al vaglio del Consiglio, taluni sprovvisti anche di firma, nonchè per la poca rispondenza degli stessi alle direttive di una legge
del 2016 ai fini di eventuali assunzioni.
Una successiva presa di posizione si è avuta anche da parte di un altro membro del Cda il quale ha dichiarato di voler mantenere il proprio ruolo all'interno del Consiglio per poter esercitare al meglio le proprie funzioni di controllo.
Tutto questo clamore forse si sarebbe potuto evitare indicando semplicemente nel bando del corcorso una clausola di esclusione, considerata la natura giuridica dell'Ente e quindi salvaguardando tutti coloro che avrebbero presentato la domanda di partecipazione.
O almeno effettuare tali tipi di verifiche prima dell'inizio delle prove di esame e non a conclusione delle stesse, al fine di evitare spiacevoli ricadute.
La verifica legale sugli aspetti amministrativi che viene da più parti richiesta, anche da esponenti politici comunali, potrebbe causare anche l'annullamento del concorso in parola con grave pregiudizio ai diritti di tutti coloro che vi hanno partecipato, mettendo in gioco le proprie abilità, conoscenze e speranze per un lavoro.
In un momento come questo in cui la precarietà del lavoro e il tasso di disoccupazione giovanile sono molto alti, a chi giova alimentare il livello di insicurezza che stiamo vivendo tutti, per di più accompagnato da elementi di opacità di gestione?
Mi auguro che la questione, ancorchè delicata, possa essere chiarita al più presto per garantire diritti e certezze e che la stessa non venga alimentata strumentalmente per fini poco chiari. In fede.
Andrea Petrozzi
Utente dal
6/10/2014
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