Conosco Romina da anni, abbiamo combattuto insieme battaglie per l'ambiente e la salute (al di fuori di qualsiasi raggruppamento politico) e so che la sua priorità è stata sempre quella di difendere la collettività e la legalità. Quindi credo di non sbagliare se dico che non mette i suoi interessi davanti a quelli collettivi.
Quello che non conosco molto da dentro, per la verità, è il movimento 5 stelle, anche se ho sempre avuto una pessima impressione, pur conoscendo delle persone splendide che ne fanno (o ne facevano) parte.
L'idea di democrazia interna che hanno quelli a capo del movimento è piuttosto discutibile ed elastica. Elastica nel senso che la tirano e la deformano dove fa loro comodo. Tutti quelli che ricoprono una carica politica devono rispondere in prim'ordine alla legge e subito dopo alla propria coscienza. Solo poi alla linea del proprio partito: quando la linea diventa discutibile è giusto combatterla, anche per tentare di migliorare il partito stesso. Nel movimento, invece, vedo diktat incotrovertibili e chiunque la pensi diversamente è fuori. E, una volta fuori (a volte anche prima), si mette in moto la macchina dell'insulto, del fango, in modo pseudo-squadrista. Dall'accusa di essersi venduti al PD in giù.
Ligi alla linea della nomenklatura, come i peggiori partiti di sinistra e, alla bisogna, manganellatori come i peggiori di destra. Pessimi!
Alessio Colantoni
Utente dal
10/2/2020
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