Unicam in cava, a Bistocco gli studenti
scoprono come si fa l’estrazione

CALDAROLA - La visita didattica al sito della Efi srl per conoscere da vicino tecniche, interventi di mitigazione e processi di recupero nell’ambito del corso di "Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali"

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Visita della cava a Bistocco

Nei giorni scorsi le studentesse e gli studenti del terzo anno del corso di laurea Unicam in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” hanno partecipato a una visita didattica presso il sito estrattivo della Società Efi srl, in località Bistocco, nel comune di Caldarola. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del corso di “Ecologia applicata e valutazione di impatto ambientale”, coordinato dal professor Euro Buongarzone.

L’attività è stata introdotta dal rappresentante legale dell’azienda, Roberto Rita, che ha illustrato la lunga esperienza della società nel settore estrattivo, attiva da decenni e oggi realtà di riferimento nel tessuto economico e sociale della provincia di Macerata.

Durante la visita le studentesse e gli studenti hanno avuto la possibilità di approfondire tutte le fasi delle tecniche di estrazione, frantumazione e trasporto del calcare, così come le successive attività di ricomposizione ambientale del fronte di cava finalizzate a minimizzare le superfici di lavorazione riducendo così l’impatto paesaggistico. Sono stati illustrati gli interventi di sistemazione morfologica e il riporto del terreno vegetale a cui seguono la semina a spaglio di un miscuglio di graminacee e leguminose e la messa a dimora di arbusti e alberi. Tutte le specie vegetali sono state scelte in base al risultato dell’indagine botanico vegetazionale di dettaglio.

Una riflessione è stata fatta rispetto ai criteri progettuali seguiti per la ricomposizione ambientale finalizzate ad evitare fenomeni di erosione superficiale e avviare il processo dinamico per il recupero della vegetazione. È stata inoltre data evidenza alle azioni di mitigazione adottate, quali la corretta regimazione delle acque meteoriche con realizzazione di vasche di sedimentazione per ridurre il carico di sedimenti prima della immissione nel fiume Chienti, il lavaggio delle ruote dei mezzi che escono dal sito estrattivo attraverso un impianto a circuito chiuso con recupero delle acque, la riduzione delle polveri attraverso la bagnatura delle aree di lavoro nei periodi siccitosi. È stata infine descritta l’attività che l’azienda compie come compensazione ambientale delle superfici forestali sottratte, consistente nella realizzazione di interventi di riforestazione di superfici adiacenti al sito estrattivo o nella compensazione monetaria.

Le studentesse e gli studenti si sono poi cimentati in una esercitazione finale finalizzata a progettare l’intero processo di analisi preliminare dello studio di impatto ambientale, attività fondamentale per individuare i fattori di perturbazione, le componenti ambientali potenzialmente impattate, le mitigazioni e le compensazioni ambientali.



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