Perchè studiare le culture straniere:
arriva il convegno Unimc

MACERATA - Una tre giorni per studiosi, docenti e studenti. Il via giovedì al polo didattico Tucci

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Palazzina Tucci

Rafforzare la formazione dei docenti di lingue e culture straniere e consolidare il dialogo tra l’Università di Macerata, gli insegnanti del territorio e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Sono gli argomenti al centro del convegno “Perché studiare lingue e culture straniere tra scuola e università?”, che da giovedì a sabato riunirà a polo didattico Tucci (via Morbiducci), studiosi, docenti e studenti «per una tre giorni dedicata al valore formativo, culturale e sociale dello studio delle lingue» dicono gli organizzatori.

Il programma si apre giovedì con una giornata di studi per mettere a fuoco le trasformazioni in atto nell’apprendimento linguistico e nel rapporto tra scuola e università. L’evento, organizzato da Ambrogio Selusi e Angela Bianchi, si inquadra nelle attività del progetto di orientamento e tutorato Unisco di cui è referente Francesca Chiusaroli.

Dopo i saluti istituzionali del direttore di dipartimento Roberto Mancini, della prorettrice alla didattica Laura Vagni e della coordinatrice dell’area formazione e sistema di valutazione dell’Ufficio Scolastico Regionale Alessandra Di Emidio, interverranno alcuni docenti dell’ateneo e due ospiti esterni: Enrica Piccardo, dell’Università di Toronto, e Giuseppe Noto, dell’Università di Torino. Nel pomeriggio si susseguiranno relazioni incentrate su diverse aree dell’apprendimento delle lingue e culture straniere: dall’embodied cognition nella didattica alle potenzialità delle risorse digitali per insegnare l’oralità a partire da materiali autentici; dalle competenze necessarie nell’era dell’intelligenza artificiale ai nodi culturali e pragmatici della traduzione e alla natura stessa del testo letterario; dalla rilettura critica dell’orientalismo alla narrativa di viaggio tra meraviglia e immaginario fino alla pratica di un insegnamento plurilingue e alla complessità dell’inserimento di lingue e culture extra-europee nella scuola contemporanea.

La giornata di venerdì sarà dedicata alla progettazione didattica condivisa di attività laboratoriali da proporre nelle scuole secondarie su oralità, paesaggi linguistici reali e virtuali, testi di viaggio e approcci plurilingui e interculturali. Ai laboratori prenderanno parte i docenti scolastici a fianco degli studenti di Unimc dei corsi magistrali in Lingue, culture e traduzione letteraria e Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale. Sabato 13 dicembre il percorso si aprirà agli studenti delle scuole superiori, chiamati a partecipare ai laboratori ideati nelle sessioni precedenti.

La mattinata si aprirà con i saluti del rettore John McCourt e della vicedirettrice del dipartimento di studi Umanistici Simona Antolini, cui seguirà una presentazione dei corsi di laurea triennale in Lingue e culture straniere occidentali e orientali e in Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali.



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