
di Alessandro Luzi
Abuso di mezzi di correzione nei confronti di un’alunna autistica: a giudizio un’insegnante di sostegno. A finire sotto accusa Angela Marsili, 49 anni, residente a Muccia. Oggi per lei si è svolta l’udienza predibattimentale al tribunale di Macerata. Il giudice Andrea Belli ha disposto la prosecuzione del giudizio dell’imputata per dei fatti che sarebbero avvenuti in una scuola a Tolentino intorno al 29 marzo 2021.
In quel periodo, dice l’accusa, durante l’orario scolastico, l’insegnante avrebbe detto all’alunna che assisteva cose come: «Te butto via la merenda» o «L’anno scorso, con M., le cattive abbiamo fatto perché paria de sta a domà un leone». La 49enne, prosegue l’accusa, si sarebbe rivolta verso la ragazzina anche utilizzando frasi del tipo «più la minore farà casino e più operazioni le saranno assegnate».
E poi, dice sempre l’accusa, l’insegnante avrebbe anche detto all’alunna frasi come: «Mettete lì, te butto tutto fori dalla finestra come ho fatto una volta». Per l’accusa, sostenuta dal pm Raffaela Zuccarini, la 49enne in un caso avrebbe posizionato i banchi come per fare una sorta di recinto per contenere la ragazzina e, aggiunge il pm per chiarire la cosa “come i leoni indomabili”.

L’avvocato Vando Scheggia
L’insegnante, difesa dall’avvocato Salvatore Francioso, nega tutte le accuse. Si sono costituiti parte civile i genitori per conto della ragazza, assistiti dall’avvocato Vando Scheggia. Il processo si aprirà il 19 marzo davanti al giudice Enrico Pannaggi.
La vicenda si lega ad un’indagine dei carabinieri di Tolentino nei confronti dell’insegnante di sostegno Alessia Cingolani e l’assistente per l’autonomia e la comunicazione Marta Morroto, per cui il processo è in corso al tribunale di Macerata. Entrambe sono sotto accusa per dei presunti maltrattamenti all’alunna (leggi qui).
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