L’APPROFONDIMENTO – C’è un’interlocuzione avanzata fra Ast, Regione e Comune che va in questa direzione: dividere l’edificio in due aree di cui una deputata ad ospitare enti legati all’emergenza come Coc e Protezione civile, e l’altra a un centro diurno per Alzheimer. Ma così perderà la sua destinazione originaria. Non è chiaro che faranno tutti i posti di terapia intensiva, considerando anche che dalla chiusura (avvenuta a luglio 2021) fino al trasferimento della Tac (giugno 2024) sono stati spesi mensilmente circa 24mila euro per mantenere la struttura. Avremmo voluto porre alcune domande sul tema all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, ma si è negato
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