Derattizzazione nelle scuole, l’accusa:
«La cooperativa ha buttato tutto in discarica,
il Comune almeno dia i fondi alla Agazzi»

MACERATA - La consigliera del gruppo misto Sabrina De Padova annuncia un ordine del giorno per chiedere fondi per ricomprare il materiale che dice è stato buttato: «Computer, casse bluetooth, impianto hi-fi, arredi, giochi»

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Sabrina De Padova

Fondi adeguati per ripristinare la situazione precedente alla disinfestazione. È la richiesta che formula la consigliera comunale Sabrina De Padova in relazione al caso dei topi alle scuole Medi e Agazzi di Macerata.

Nel mirino della consigliera del gruppo misto il fatto che, durante le operazioni di pulizia, siano finiti tra i rifiuti indiscriminatamente anche materiali che potevano essere riutilizzati.

«La cooperativa ha smistato in discarica indiscriminatamente tutto il materiale scolastico della scuola d’infanzia Agazzi, tra cui materiale didattico, computer, casse bluetooth, impianto hi-fi, arredi, giochi, materiale di facile consumo, pennarelli e il Comune ha cercato di sopperire a questo disagio con un finanziamento di soli 2mila euro – rimarca De Padova annunciando un ordine del giorno in merito – si è evidenziata mancata professionalità, scarsa considerazione del lavoro svolto negli anni dalle docenti e incompetenza poiché è stato buttato in modo indiscriminato tutto il materiale accumulato negli anni dalle docenti, che rappresentava un archivio importante per il loro lavoro».

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Il 23 settembre, primo giorno di scuola nella sede della scuola d’infanzia Agazzi, al rientro con gli alunni, i rappresentanti dei genitori e i rappresentanti del Comune «sono state riscontrate diverse problematiche. E’ stata trovata una trappola con colla, ubicata sotto una panca di un’aula, dove quattro bambini sono rimasti attaccati con le mani, e una pasticca per topi in bagno, che avrebbero potuto mettere in bocca – continua De Padova – inoltre il giardino era inaccessibile, le aule risultavano sporche e ancora non sono pervenute le certificazioni ufficiali per il lavoro svolto per la riapertura della scuola. L’assessora di riferimento – prosegue De Padova – avrebbe potuto avere maggiore attenzione e meno superficialità: dovrebbe scusarsi pubblicamente con l’utenza e tutto il personale scolastico delle scuole per lo stress e i disagi provocati e per aver gestito la situazione in modo inadeguato. Proporrò di finanziare, con un cospicuo e adeguato contributo, tutto il materiale scolastico perduto dagli alunni della Agazzi, al fine di svolgere dignitosamente questo anno scolastico e di fornire le certificazioni ufficiali per gli interventi effettuati per la riapertura della scuola».

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