IL REPORT Medici del Mondo evidenzia le politiche antiabortiste promosse a livello locale e nazionale e la violenza psicologica sistemica che ancora oggi ostacolano il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza. «Le testimonianze raccolte da diverse associazioni in regione parlano di situazioni al limite: atteggiamenti ostili e linguaggio offensivo del personale sanitario (“Potevi pensarci prima”, “Queste ragazzine sempre con le gambe aperte”), donne costrette ad ascoltare il “battito fetale” e a firmare, contro la loro volontà, per la sua sepoltura»
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