Le confessioni choc dell’ex boss pugliese
da anni trapiantato a Civitanova
«Distruggevamo i cadaveri nelle fornaci»

L’INTERVISTA del programma Le Iene a Salvatore Annacondia, pentito di mafia, al centro negli anni scorsi di un’inchiesta dell’avvocato Giuseppe Bommarito su Cronache Maceratesi. Conosciuto col soprannome di “Manomozza”, ha alle spalle decine e decine di omicidi. Da tempo risiede nel Maceratese, dove ha aperto diversi ristoranti. «Non mi piaceva lasciare le persone vive, i morti non parlano. La tecnica che usavamo era micidiale: si faceva un letto di copertoni, si metteva il corpo sopra, si ricopriva di gomme e poi si dava fuoco a tutto. Tempo un’ora e non restava manco la cenere». «Forze dell’ordine corrotte? Certo, c’era una busta per ogni grado. Io sono stato sempre coperto dal settore politico e imprenditoriale»