Da sinistra: il dottor Lucio Sotte, don Giovanni Battista Sun Don Xuyi, presidente del Centro Li Madou, il vescovo Nazzareno Marconi, Tiziana Tiberi e Rosaria Del Balzo Ruiti, presidente della Croce Rossa di Macerata
di Mauro Giustozzi
Un ponte tra Cina e Italia nel segno di Padre Matteo Ricci e della medicina orientale che si fa scoprire e conoscere nella città che ha dato i natali al gesuita tanto venerato in Cina. L’evento si svolgerà a Macerata, in piazza Vittorio Veneto, nel sagrato della Collegiata di San Giovanni, sabato (dalle 15 alle 20) e domenica (dalle 9 alle 18), a cura della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione nazionale italiana di medicina tradizionale cinese e della Diocesi di Macerata e prende il titolo di “Best Medical Services – Medicina tradizionale cinese offerta ai maceratesi”. L’iniziativa, che nasce in omaggio alla memoria di Padre Matteo Ricci, la cui data di nascita cade il 6 ottobre (1552), prevede il montaggio di una tenda ospedale da campo, al cui interno troveranno posto due ambulatori medici e uno spazio per l’accoglienza dei pazienti.
Stamattina presso il centro Li Madou si è tenuta la presentazione della manifestazione, coordinata da Tiziana Tiberi, a cui hanno preso parte il vescovo Nazzareno Marconi, don Giovanni Battista Sun Don Xuyi, presidente del Centro Li Ma Dou, Lucio Sotte in rappresentanza dell’Ordine dei medici di Macerata e la presidente della Croce Rossa Italiana di Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti. «Padre Matteo Ricci è partito da Macerata per portare in Cina le conoscenze di fede, cultura e scienza occidentale – ha esordito il vescovo Marconi – e questo i cinesi non lo dimenticano. Il dono che Matteo Ricci ha fatto a quella popolazione resta scolpito nella riconoscenza che c’è verso questa figura che resta centrale in quel Paese. Il ricordo della nascita del gesuita viene sentito molto non solo nella nostra diocesi ma anche negli ambienti religiosi cinesi. Tramite i contatti costanti che abbiamo con amici cinesi, un legame fatto di visite anche nella nostra città in più circostanze. Adesso con questa iniziativa si vuole aprire una nuova via, una nuova conoscenza di quello che è il sapere della medicina cinese che vuole essere condivisa con noi occidentali. Non si tratta di mettere in concorrenza la nostra medicina con quella orientale ma condividere quel sapere cinese, una medicina che vuole andare incontro al corpo umano potenziandone le reazioni naturali ma non si contrappone o sovrappone al funzionamento del nostro corpo. Più condividiamo le conoscenze e più possiamo far bene in questo ambito. Chiunque vorrà iniziare a conoscere la medicina cinese non dovrà più recarsi a Pechino ma basta venire a Macerata il prossimo fine settimana».
Il vescovo Nazzareno Marconi
Il vescovo ci tiene a precisare che l’iniziativa ha solo lo scopo divulgativo e non vuole assolutamente entrare nei rapporti tra Italia e Cina che spesso sono al centro del dibattito nazionale per il progetto di Via della seta. «Non c’è alcun retropensiero politico di qualunque tipo per questa iniziativa – ribadisce Marconi – non è a favore o contro l’interpretazione dei rapporti con la Cina, al massimo l’unica idea che seguiamo è quella scritta da Papa Francesco, fratelli tutti con Dio. Del resto nella nostra Diocesi ci sono preti che provengono da 26 nazionalità diverse al servizio della fede: ci sono anche un sacerdote ucraino che arriva da Kiev ed uno russo da San Pietroburgo e per noi vivere il dramma della guerra è essere fratelli in casa che si sforzano di capirsi e di volersi bene».
Non ci sarà bisogno di prenotazioni per accedere alle postazioni che saranno allestite in piazza San Giovanni dove un’equipe clinica composta da sei primari ospedalieri cinesi e due italiani offriranno gratuitamente consulenza e prestazioni di medicina tradizionale cinese come agopuntura, massaggi, dietetica, ginnastica cinese ai cittadini maceratesi che vorranno usufruirne. «Si tratta di fornire un completamento di quello che offre la medicina occidentale – ha ribadito don Giovanni Battista Sun Don Xuyi – e poterlo fare a Macerata rappresenta un’opportunità unica per chi volesse avvicinarsi e approfondire alla medicina cinese senza doversi spostare a San Marino oppure a Roma. Gratuitamente le persone potranno incontrare esperti di medicina cinese, dei farmaci naturali che offre cure che possono essere complementari rispetto a quelle tradizionali occidentali non certo alternative. Questo viene fatto nel segno e nel nome di Padre Matteo Ricci, una testimonianza viva di amicizia e gratitudine che il popolo cinese vuole restituire alla comunità maceratese».
Rosaria Del Balzo Ruiti
Si tratterà di un primo appuntamento informativo che potrà anche avere sviluppi futuri pratici se le persone vorranno poi provare ad approcciarsi alla medicina cinese. «Nella nostra provincia – ha detto Lucio Sotte, profondo conoscitore della medicina tradizionale cinese – c’è stata da sempre una presenza significativa della medicina cinese tanto che nel 1980 all’ospedale di Civitanova dove lavoravo, è stato aperto il primo ambulatorio di agopuntura. Diversi pazienti hanno avuto benefici dall’uso di terapie come agopuntura, massaggi, ginnastica, dietetica, farmacologia. In primo luogo sono tecniche di prevenzione e riguardano malattie per le quali di solito ci rechiamo dal medico di base. A livello farmacologico sono al momento circa 50 i prodotti cinesi distribuiti in Italia, nella maggior parte dei casi in pastiglie». L’appuntamento del fine settimana vedrà l’effettuazione di un check-up di base alle persone che aderiranno, tipo misurazione della pressione arteriosa, ossigenazione nel sangue, elettrocardiogramma a cui seguirà l’approfondimento legato alla medicina cinese.
Determinante l’apporto della Croce Rossa di Macerata che metterà a disposizione volontari, apparecchiature e materiali per allestire gli ambulatori davanti alla Collegiata di San Giovanni. «Abbiamo subito accettato di partecipare a questa iniziativa – ha ribadito la presidente Del Balzo – monteremo una postazione medica avanzata che utilizziamo nelle emergenze con diversi ambulatori che troveranno posto all’interno nel rispetto della massima privacy. All’esterno posizioneremo una tenda che farà da triage per chi arriverà che sarà poi indirizzato nei vari ambulatori e fungerà anche da screening per vedere quante persone aderiranno all’iniziativa. Sarà l’occasione di fare informazione, consulenza verso la medicina cinese che può essere certamente utile e complementare a quella tradizionale».
(clicca per ascoltare la notizia in podcast)
Don Giovanni Battsta con il vescovo Nazzareno Marconi
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