Donna morta in ospedale,
indagati otto medici
La procura chiede di archiviare

MACERATA - Indagato personale del nosocomio e della clinica Marchetti. Una 81enne dopo un investimento era stata ricoverata e aveva sviluppato un'infezione. I familiari hanno fatto opposizione dopo che la procura ha ritenuto non ci fossero elementi per andare a processo. Oggi l'udienza davanti al gip poi rinviata per una mancata notifica

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L’ospedale di Macerata

di Gianluca Ginella

Otto medici erano stati indagati per la morte di una donna che dopo un incidente stradale era stata ricoverata ed era poi morta per una infezione. La procura, dopo le indagini, ha chiesto l’archiviazione e i familiari della donna hanno fatto opposizione.

Oggi si è svolta l’udienza davanti al gip del tribunale di Macerata, Daniela Bellesi. Udienza poi rinviata per la mancanza di una notifica alle persone indagate. I fatti risalgono al 2018.

Prima c’era stato l’incidente stradale avvenuto a Sant’Angelo in Pontano il 7 marzo 2018. Una donna uscendo da un parcheggio aveva investito Augusta Chiappini, di San Ginesio, che aveva 81 anni. La donna era stata ricoverata ed era morta all’ospedale di Macerata il 21 aprile del 2018 per una setticemia.

Dopo un primo ricovero in ospedale, la donna era stata trasferita alla clinica Marchetti di Macerata (il 28 marzo 2018) e successivamente era stata trasferita, il 17 aprile 2018, nuovamente all’ospedale di Macerata dove poi era morta il 21 aprile.

Indagati sono finiti otto medici (un nono nel frattempo è morto) della clinica Marchetti e dell’ospedale di Macerata.

Secondo quanto contestava la procura, che poi ha chiesto l’archiviazione, la setticemia si sarebbe sviluppata in seguito all’inserimento di un catetere da parte di una infermiera (per cui si è proceduto separatamente) che era stato inserito in seguito all’incidente stradale.

A quel punto ci sarebbero state una serie di omissioni ed errori da parte dei medici che avrebbero portato alla morte dell’81enne. Ad un dirigente medico dell’ospedale di Macerata viene contestato di aver omesso di accertare che la consulenza chirurgica che aveva chiesto la paziente venisse effettuata e non avrebbe acquisto gli esiti.

Ad un altro dirigente medico dell’ospedale di Macerata viene contestato di aver omesso di effettuare la consulenza chirurgica o di redigere referto. Altre contestazioni riguardano medici che all’epoca lavoravano alla clinica Marchetti che si erano occupato di assistere la paziente il 14, 15, 16 e 17 aprile e avrebbero omesso di disporre tempestivamente il trasferimento in un centro ospedaliero idoneo a intervenire chirurgicamente in modo da evitare l’instaurarsi «dello choc settico irreversibile ed il conseguente decesso» mentre avrebbero provveduto al trasferimento solo quando ormai la donna era in stato di choc settico conclamato. La procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine e i famigliari hanno fatto opposizione.

L’udienza è slittata al 13 novembre. I medici sono assistiti dagli avvocati Gianluca Cola, Giorgio Di Tomassi, Tommaso Martello, Paolo Giustozzi, Fernando Salvetti, Manuel Formica, Andrea Bordoni, Loretta Lombardelli, Renzo Tartuferi.



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