Maria Francesca Tardella con l’avvocato Giancarlo Nascimbeni
Si chiude in Cassazione la vicenda relativa alla gestione della Stl Immobiliare srl (dichiarata fallita dal tribunale di Macerata) e la denuncia fatta da Maria Francesca Tardella, per appropriazione indebita di 141mila euro, verso Francesco Launo, 69 anni, e Giuseppe Martini, 55. La Cassazione, a distanza di circa 14 anni dai fatti, ha annullato la sentenza d’appello dichiarando prescritti i reati contestati a Launo e Martini. «Ma ha confermato tutte le statuizioni civili pronunciate a favore della mia assistita e della curatela fallimentare – dice l’avvocato Giancarlo Nascimbeni, legale della Tardella -. Devono risarcire i danni a favore della Tardella e della curatela fallimentare». Dovranno essere liquidati in sede civile. A questi si aggiungono le spese sostenute dalle parti civili nei tre gradi di giudizio.
L’avvocato Gabriele Cofanelli
Launo, commercialista, era finito sotto accusa quale amministratore e comunque gestore della società Stl Immobiliare: avrebbe corrisposto in tre soluzioni la somma di 141mila euro alla ditta Opera Costruzioni srl di cui il legale rappresentate era Martini, per opere di sbancamento del terreno sulle aree poi costruite di via dei Velini di Macerata (attività questa che non sarebbero state mai eseguite).
Tardella, una volta divenuta amministratrice della società, aveva denunciato questi fatti. Si era aperto un processo al tribunale di Macerata e il 24 gennaio 2020 Launo e Martini erano stati condannati a 9 mesi e al risarcimento dei danni a favore della Tardella e della curatela fallimentare e assegnando alle stesse parti civili una provvisionale di 3mila euro ciascuna. Sotto accusa era finita anche Luana Mancinelli, socia dello studio di Launo, che in appello era stata assolta «perché il fatto non costituisce reato».
In Appello erano invece state confermate le sentenze per Launo e Martini che avevano poi fatto ricorso in Cassazione.
L’avvocato Giancarlo Giulianelli
«All’esito della sentenza irrevocabile della Corte di Cassazione, nell’esecuzione del diritto riconosciutole anche dalla Cassazione, Tardella agirà nei confronti degli imputati Launo e Martini per ottenere il risarcimento del danno al netto della somma già riscossa a titolo di provvisionale nonché al rimborso delle spese e compensi professionali sostenuti nei tre gradi di giudizio» dice l’avvocato Nascimbeni. In precedenza per la Tardella c’era stata l’archiviazione per l’accusa di bancarotta fallimentare della Stl immobiliare.
«Inoltre, a conferma della specchiatezza dell’attività gestionale da lei svolta in Stl Immobiliare è stata ammessa in via definitiva allo stato passivo del fallimento per la ingente somma di 1,2 milioni di euro quale corrispettivo dei finanziamenti ed apporti economici patrimoniali fatti confluire dalla Tardella nelle casse sociali per tentare di salvare dal fallimento la società in questione – continua Nascimbeni – Questo duplice risultato ottenuto ripaga solo parzialmente la mia assistita sotto l’aspetto morale per essere stata lei bersaglio per tanti anni di critiche risultate, sia pure dopo oltre dieci anni di lunghe e dispendiose battaglie giudiziarie, tutte infondate».
Launo era assistito dall’avvocato Gabriele Cofanelli, Martini dal legale Giancarlo Giulianelli. Parte civile, oltre a Tardella, assistita dall’avvocato Nascimbeni, anche la curatela fallimentare, tutelata dal legale Gerardo Pizzirusso.
Commenti disabilitati per questo articolo