La donazione a Bevagna
Un carteggio dei padri del Museo Marchigiano del Risorgimento, Domenico e Giovanni Spadoni andrà ad arricchire la biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata. Biblioteca aggiudicataria di quasi 180mila euro di finanziamento ministeriale all’interno del bando “Giovani in biblioteca”. A renderlo noto è il Comune di Macerata.
DONAZIONE – Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta hanno ricevuto nei giorni scorsi, a Bevagna, una donazione che andrà ad arricchire la collezione presente nella biblioteca Mozzi Borgetti. La donazione è uno scambio di lettere tra coloro che, negli anni, hanno donato o avevano intenzione di donare delle opere a Macerata.
Il sindaco Parcaroli, l’assessore Cassetta e Rosaria Cicarilli, conservatrice dei musei civici che ha seguito, negli anni, l’inventario del materiale presente in biblioteca, hanno ricevuto la donazione da Franco Proietti presso il Comune di Bevagna, alla presenza del sindaco Annarita Falsacappa e dell’assessore alla Cultura e al Turismo Marco Gasparrini. Proietti, appassionato di storia locale e collezionista, ha raccolto il materiale inerente a Macerata e ha deciso di donarlo al Comune.
Le lettere sono databili 1927-1928, anni in cui a Macerata si era tenuto il 15esimo Congresso nazionale della Società per la Storia del Risorgimento Italiano e, allo stesso tempo, una mostra di oggetti e documenti risorgimentali. Nel faldone è possibile ammirare la fitta corrispondenza tra i comuni della provincia di Macerata, ma anche del Pesarese e dell’Ascolano, con uno scambio reciproco di idee e impressioni sul valore del Risorgimento. La donazione sarà consultabile presso la biblioteca Mozzi Borgetti.
«Siamo soddisfatti e felici di aver instaurato con il Comune di Bevagna un rapporto di collaborazione e scambio di buone pratiche oltre che di arricchimento reciproco – hanno commentato Parcaroli e Cassetta -. Un ringraziamento al signor Proietti per la sua generosità e per la grande sensibilità».
FINANZIAMENTO – Il Comune di Macerata si è aggiudicato il finanziamento ministeriale di 143.980 euro, a cui si aggiunge un cofinanziamento a carico del partenariato di 36mila euro per un totale complessivo di 179.980 euro, per il progetto, “B.Live, una biblioteca da vivere” che è stato presentato all’interno del bando “Giovani in Biblioteca”, promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile.
«Si conferma – si legge in una nota – il grande lavoro portato avanti per far diventare la biblioteca il vero centro culturale della città: aperta ai bambini, agli studenti, alle associazioni e, in particolare, ai giovani che possono trarre un grande arricchimento culturale e trovare così uno spazio di condivisione di idee, di confronto, di aggregazione e di inclusione – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Un finanziamento che mostra quanto sia importante, anche, mettere in rete il lavoro di vari Assessorati a favore di politiche giovanili concrete e di sostegno».
Il progetto B.Live ha tra i suoi obiettivi quello di creare spazi e momenti di aggregazione giovanile all’interno della Mozzi Borgetti. La biblioteca sarà valorizzata come bene comune, come spazio di incontro e cooperazione, promuovendo il valore della condivisione e, allo stesso tempo, garantendo ai giovani spazi di aggregazione positivi, per favorire percorsi di emancipazione e di uscita dall’isolamento a cui sono stati costretti a causa della pandemia. B.Live si svilupperà in tre attività centrali e coinvolgerà in 18 mesi, 500 giovani (maceratesi e non) tra i 14 e 35 anni nella sfida di creare e animare il primo spazio aggregativo pubblico della città.
Nel progetto saranno coinvolte associazioni attive nel campo giovanile, associazioni culturali riconosciute in città e istituzioni ma i veri protagonisti saranno i ragazzi a cui verrà data l’opportunità di cogestire uno spazio all’interno della biblioteca. Sono sei i partner del progetto: Università degli Studi di Macerata, Associazione Gruca, Labs Laboratorio Sociale, A.A.A. Minimo Teatro, Red – Rete Educazione Digitale, Associazione Officine Mattoli.
Il progetto è il frutto di un lavoro di squadra che ha messo insieme diversi settori comunali: l’Ufficio Europa, l’Ufficio Cultura e Biblioteca, l’InformaGiovani, l’Ufficio Politiche Sociali e l’Ambito Sociale 15 con l’intento di creare un tavolo di lavoro intersettoriale sul tema delle politiche giovanili.
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