La panchina rossa all’Agraria
Una panchina rossa e una piccola casetta per libri tutti al femminile all’istituto agrario di Macerata. Nell’ambito del percorso di educazione alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne che l’Iis “Giuseppe Garibaldi”, diretto dalla professoressa e dirigente Maria Antonella Angerilli, è stato realizzato un angolo di stimolo alla riflessione all’interno del parco verde.
Sono intervenute la presidente del Consiglio delle donne di Macerata Sabrina De Padova e la vice Ninfa Contigiani, la presidente dell’Osservatorio di Genere di Macerata Claudia Santoni e la componente del direttivo Silvia Casilio e la responsabile del servizio antiviolenza della cooperativa sociale “Il Faro” Elisa Giusti. L’evento si è svolto dopo il convegno promosso dalla professoressa Grazia Di Petta.
Le relatrici
L’intervento di Sabrina De Padova è la risposta alla domanda “che cos’è e cosa propone il Consiglio delle donne?”. «La finalità che è quella di promuovere il ruolo della donna nella società, sensibilizzare contro la discriminazione di genere e che in questi anni ha tenuto tantissimi eventi culturali molto interessanti – spiega la presidente -. Il Consiglio delle donne è un organismo necessario per interagire ed essere a contatto con la popolazione, perché c’è ancora tanta strada da fare, pensiamo al lavoro, ai femminicidi, alle varie forme di discriminazione. È un organismo strettamente collegato alla realtà civile, in quanto ne fanno parte 33 donne che rappresentano le associazioni cittadine, che mettono a disposizione gratuitamente il loro tempo che con i loro suggerimenti e la loro vicinanza permettono un lavoro ottimale e dove si depositano semi per vederli fiorire nelle nuove generazioni di donne».
La dottoressa Elisa Giusti, nel rispondere alle domande poste dalle alunne, spiega il compito di aiuto del centro antiviolenza Sos donna. «È un servizio per contrastare la violenza sulle donne che ha come caratteristica la gratuità e la riservatezza, ma il centro è anche impegnato nella formazione con progetti nelle scuole. Il centro antiviolenza che afferisce all’ambito territoriale ed è formato da operatrici che svolgono attività di ascolto e di supporto psicologico. I numeri del 2022 delle richieste sono alti: 150 le richieste di aiuto e di queste 130 sono state prese in carico dal centro. Lavoriamo molto con le scuole per scardinare il fenomeno della violenza sulle donne che è soprattutto culturale».
«Non ci sarà più discriminazione quando arriveremo a non stupirci se un ruolo apicale sia assunto dalle donne» conclude il suo intervento la presidentessa Sabrina De padova, sollecitando gli alunni e le alunne, i genitori e il personale scolastico presenti di «non tollerare né giustificare alcun tipo di violenza, ma di denunciare sempre».
Nell’aula magna è stato proiettato il video del progetto “Donne in campo”, realizzato dalla classe 2E dell’indirizzo tecnico e coordinato dalle docenti Eleonora Mancini e Iolanda Polidoro, che si è aggiudicato il primo premio nella sezione “lavoro” della sesta edizione del concorso “Sulle vie della parità nelle Marche”. «Il lavoro didattico è partito da un modello che ha incarnato da sempre il ruolo di lavoratrice a tutto tondo, cardine e perno della realtà sociale mezzadrile, definita ancora oggi nel dialetto locale “vergara” – specifica in una nota la scuola -. Dalla vergara alla moderna imprenditoria agricola femminile con un’intervista a Silvia Sabbatini, titolare dell’azienda agricola “I tre filari”, ex studentessa dell’istituto agrario “Garibaldi”».
Al termine alcuni ragazzi hanno presentato alla presidente un libro intitolato “Cuoriconnessi”, su cyberbullismo, bullismo e storie di vita online. I rappresentanti degli editori Carelli, Carlo Schiavoni, Mariella del Monte hanno donato dei libri.
Una giornata di sensibilità sul mondo femminile, sulle problematiche dei ragazzi e delle ragazze, a contatto diretto con alunni e alunne.
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