Inclusione sportiva,
aperto il primo tavolo istituzionale

CIVITANOVA - Iniziativa dell'amministrazione comunale. L'assessora Barbara Capponi: «L'incontro nasce dall'ascolto profondo e dalle esigenze di molte famiglie con bambini disabili»

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L’incontro organizzato dal Comune

Si è svolto in questi giorni il primo tavolo istituzionale – convocato dall’Assessorato alle Politiche sociali di Civitanova – sull’inclusione sportiva nelle realtà del territorio.

Molti gli attori del coinvolti, presenti insieme all’assessora Barbara Capponi, alcune mamme, tra cui Kety Paglialunga, referente dello sportello Disabilità dell’assessorato, Rebecca e Francesco Villotti in rappresentanza dei Cavalli delle Fonti, Luisa Pocognoli del Comitato italiano Paralimpico e Fabio Romagnoli per il Coni. 

«L’incontro nasce dall’ascolto profondo e dalle esigenze di molte famiglie con bambini disabili – dichiara Capponi – per avviare una discussione che porti a risultati concreti sulla possibilità di rendere aperto a tutti ogni sport in tutte le associazioni sportive del territorio, naturalmente con la dovuta formazione e in base alle attitudini e agli interessi di ciascun bambino.

Consapevoli delle oggettive difficoltà che il settore sportivo sta attraversando, va purtroppo ammesso, che a causa di diverse variabili, molte attività siano di fatto ancora precluse ai bambini con necessità particolari, e questo merita una riflessione che porti a un cambio di passo culturale e operativo. L’obiettivo di questo incontro, sulla scia del ‘tutti diversamente capaci’ che l’Assessorato ribadisce da anni, è attivare un confronto a più voci che costruisca insieme sguardi e soluzioni nuove. Ringrazio gli intervenuti per il confronto proattivo, a partire dal quale ciascun attore si è impegnato ad approfondire alcuni aspetti su cui ci sarà un nuovo incontro il mese prossimo».

incontro-civitanova-2-325x244Cavalli delle fonti Onlus’, centro ippico d’eccellenza del nostro territorio sia da un punto di vista agonistico che sullo sport integrato a cui lavora costantemente una equipe multidisciplinare molto competente, sottolinea: «Crediamo in uno sport che sia inclusivo. La nostra realtà si è costruita nel tempo, dopo molti anni di formazione ed esperienza sul campo. Siamo consapevoli che possiamo e dobbiamo ancora crescere per dare risultati sempre più tangibili. Ma vorremmo che la nostra piccola esperienza possa essere testimonianza concreta per altre associazioni sportive del territorio.

L’inclusione sociale e nello sport richiede una visione ‘rivoluzionaria’ a livello culturale, poiché rompe il tabù che lo sport sia il tempio della forza e dei risultati agonistici solo ad altissimi livelli. Lo sport, specie a livello dilettantistico, può e deve, invece, essere accessibile a tutti». Comitato Paralimpico italiano e Coni approfondiranno alcune possibilità relative alle opportunità formative, mentre lo sportello disabilità dell’Assessorato rifarà il punto con le famiglie per disegnare una mappatura più dettagliata delle esigenze in base anche agli elementi emersi dal tavolo. Appuntamento a fine giugno per un nuovo confronto con il settore e i vari attori coinvolti.

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