Giacomo Berdini e Romano Carancini
“Le mie prigioni – sentimento di quello che fui”, di Secondo Berdini ed edito nella collana Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, sarà presentato il 27 maggio, alle 16, nell’ostello Asilo Ricci in vicolo dell’Asilo 36 di Macerata.
Tale evento, che ha il patrocinio del Comune, è a cura del figlio di Secondo Berdini, Giacomo, il quale vuole rendere pubblici gli eventi, le testimonianze, le riflessioni che il padre ha scritto in modo sporadico durante il periodo di prigionia e di deportazione.
L’incontro, moderato da Claudio Ricci, si aprirà con i saluti del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e di Romano Carancini, consigliere regionale. Relatrice sarà Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Macerata (Isrec). Interverranno Giacomo Berdini e Giammario Domizi. L’attore Piero Piccioni leggerà alcuni passi della pubblicazione.
L’autore Secondo Berdini è maceratese doc (1915-1986). Durante la Seconda guerra mondiale presta servizio militare come addetto alle radiocomunicazioni. Dopo l’armistizio del 1943 viene fatto prigioniero in Grecia dai tedeschi e deportato in Germania. Le terribili condizioni di detenzione gli fanno, fra le altre cose, contrarre la Tbc tanto che al suo rientro nelle Marche trascorre 3 anni al sanatorio di Jesi. Nel 1950 torna a Macerata come Grande Invalido di Guerra e dedica il suo tempo in piccole attività artigianali. Durante la sua vita da internato non ha mai smesso di annotare, seppur con fatica, una sorta di diario che, in cuor suo, desiderava fortemente fosse tramandato alle generazioni future perché nessuno doveva dimenticare l’assurdità e l’atrocità della guerra. Informazioni al numero 3470007889.
bravo
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