Le celebrazioni a Civitanova
di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
«Piermanni, l’eroe di Civitanova, celebriamo il suo esempio per le nuove generazioni». La tradizionale cerimonia per il ricordo del maresciallo ucciso, insieme all’appuntato Alfredo Beni, il 18 maggio del 1977 in un conflitto a fuoco, assume quest’anno il valore della testimonianza verso i più giovani. Una delegazione di studenti dell’istituto tecnico commerciale di Civitanova era presente alla cerimonia Si tratta di studenti che hanno preso parte ad un progetto del Miur con un lavoro dedicato alla vita e alla morte di Sergio Piermanni.
Per il 46esimo anniversario lo schieramento di autorità ha visto la presenza anche del nuovo questore di Macerata Luigi Silipo. Presente anche il prefetto Flavio Ferdani, il comandante della Legione carabinieri Marche, generale Salvatore Cagnazzo, e il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri. In prima fila, accanto alla vedova Piermanni, Giovanna Paolone, e alla figlia Dominique anche la medaglia d’oro generale Rosario Aiosa e la medaglia d’argento Albanesi. A incorniciare la cerimonia i labari della associazioni combattentistiche provenienti da tutta la regione. Ad officiare alzabandiera, interventi e deposizione della corona d’alloro sul monumento del lungomare che porta il nome di Piermanni il presidente dell’associazione Anc Civitanova Roberto Ciccola.
La vedova Piermanni con la figlia Dominique e il sindaco Fabrizio Ciarapica e il comandante legione Marche, Salvatore Cagnazzo
«Da quando sono sindaco ho avuto l’onore di organizzare questa giornata di ricordo e ricorrenza e l’ho sempre fatto in modo sentito e commosso – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – il primo pensiero è sempre per coloro che hanno pagato il prezzo più alto, la famiglia, Giovanna e Dominique. Ogni anno è difficile essere qui, è come se si riaprisse una ferita mai guarita, ma oggi questa presenza è la dimostrazione di come la comunità si stringe attorno al ricordo di Piermanni, eroe della nostra Civitanova. Celebriamo il ricordo che in un gesto durato meno di un attimo ha racchiuso una vita e un esempio per i nostri giovani, affinché la sua morte non sia stata vana».
Il Generale Tito Baldo Honorati
«Il mio pensiero va anche a quel gruppo di valorosi che con lui parteciparono all’azione – ha detto il generale Tito Baldo Honorati – l’evento che ricordiamo rimane impresso nella memoria perché non è stata solo un’ operazione cruenta di polizia, ma una battaglia vera e propria, con 4 criminali e 2 carabinieri che hanno perso la vita. Un’azione che ha avuto riconoscimenti che non hanno precedenti nella storia dell’Arma, tre medaglie d’oro e due d’argento al valor militare, esito di una battaglia combattuta su questo territorio che dopo quell’avvenimento ha aperto una ferita che ricordiamo ancora oggi. Sono sicuro che mai hanno pensato di voler essere eroi, ma lo erano nelle loro qualità intime, lo erano e hanno dimostrato». Al termine della cerimonia il corteo si è diretto verso piazza XX Settembre dove nella chiesa di San Pietro si è tenuta una messa celebrata da don Mario Colabianchi.
Alzabandiera
Da sinistra il Prefetto Flavio Ferdani, il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Nicola Candido, il nuovo questore Luigi Silipo e l’artista Nazareno Rocchetti
Morto in una sparatoria, celebrazioni per l’eroe di Fiuminata
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati