di Gabriele Censi
Si vota a San Ginesio per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco con turno unico domenica 14 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 15 maggio (dalle 7 alle 15), scopriamo le proposte delle due liste in competizione. A sfidarsi il sindaco uscente Giuliano Ciabocco con “San Ginesio Rinasce” e Nicola Ferranti “San Ginesio comunità condivisa”.
Giuliano Ciabocco, 59 anni, con la lista San Ginesio Rinasce chiede nuovamente la fiducia per il quinquennio 2023-2028, alla guida di un paese colpito dal male storico dello spopolamento delle aree interne con le aggravanti degli ultimi anni del terremoto e della pandemia. Da sindaco uscente presenta il suo resoconto di 100 milioni di euro attratti per opere di ricostruzione. In primo piano il polo scolastico che è stato il caso più eclatante di intoppo burocratico, e che sembra finalmente avviarsi alla soluzione. Cantieri e turismo, per il “piano della bellezza” che figura come slogan principale della sua amministrazione, con un appello finale a ritrovare quella concordia nella comunità mancata in questi ultimi anni di forti contrapposizioni tra maggioranza e minoranza.
Ci avviciniamo ai giorni delle elezioni, una ricandidatura motivata da cosa a livello personale e generale?
«Io credo che sia una candidatura dovuta – risponde Ciabocco – nel senso che abbiamo intrapreso questo percorso cinque anni fa mettendo in campo tante idee, tanti progetti. Poi abbiamo trovato degli ostacoli enormi che abbiamo superato come per esempio la questione famosa o meglio famigerata del polo scolastico, quindi già quello sarebbe un successo: vedere sorgere finalmente queste scuole e stanno uscendo i nominativi di chi lavorerà alla ricostruzione. Poi abbiamo lottato contro una pandemia che ha creato grossi problemi e noi abbiamo cercato di gestirla, penso che la vicinanza alla comunità sia stata sempre dimostrata. Nel frattempo sono uscite queste opportunità dei bandi del Pnrr e del Cis e lì siamo stati credo abbastanza bravi nel portare nelle casse del comune, tantissimi soldi, dai conti che abbiamo fatto stiamo sfiorando 100 milioni di euro, quindi significa che abbiamo messo veramente in campo una progettualità valida per San Ginesio, per la rinascita di San Ginesio e vorremmo che questi progetti potessero avere quella fine che abbiamo già individuato, perché è sempre difficile secondo me poi non perdere il filo di un percorso, di quel piano della bellezza, quel piano che noi abbiamo lanciato».
Per i prossimi cinque 5 anni quindi qual è sarà il filo conduttore del programma?
«Il filo conduttore è esattamente quello che ci ha portato fino ad oggi ad essere impegnati nella ricerca di fondi, nella ricerca di questi benedetti fondi che servono appunto per fare rinascere San Ginesio, e dare a tutto il territorio quella bellezza che aveva, abbiamo avuto l’onore di poter essere stati scelti ed eletti dal punto di vista turistico, come miglior villaggio turistico del mondo, da parte non di un soggetto qualsiasi, parliamo dell’organizzazione mondiale del turismo, quindi c’è tutto un progetto, che condurrà il paese ad essere posizionato veramente dove merita».
L’opera simbolo?
«Ma secondo me ce ne sono diverse, noi stiamo cercando di recuperare, di salvare, abbiamo salvato il salvabile con le scuole e questo è un importantissimo successo per San Ginesio, aver mantenuto, aver ridato anche un futuro nuovo, faccio l’esempio della Fondazione Bocelli che ci accompagnerà per ulteriori dieci anni dopo la ricostruzione, quindi questa è già una grandissima notizia. Ma poi il polo letterario nelle ex magistrali, il polo museale nell’ex municipio, non ce ne è una di opera, c’è ne sono tantissim, e credo che in questo momento storico in cui abbiamo la fortuna di avere vicino soggetti che possono essere importanti, mi riferisco alla Provincia, alla Regione e al Governo centrale, dobbiamo ottimizzare tutte queste risorse e cercare di creare valore per San Ginesio».
Comunque andranno i risultati di domenica e lunedì, il nuovo consiglio comunale sarà appunto rinnovato, c’è una lista nuova, quali rapporti, quale spirito unitario si può auspicare per i prossimi cinque anni?
«E’ quello che non abbiamo, diciamo, avuto nei precedenti, allora sarebbe il caso che San Ginesio faccia quel passettino in avanti, sarebbe il caso al di là chi poi andrà a ricoprire i ruoli di maggioranza e minoranza, che ci sia un dialogo diverso. Questo servirà per ricompattare una comunità ferita, una comunità che è uscita da una pandemia, una comunità un po’ disorientata da una serie di motivi e vorremmo che tutto questo si concretizzasse con un mettiamoci seduti e pensiamo tutti, al di là dei colori politici che a San Ginesio sono proprio l’ultima cosa che possono servire, mettiamoci tutti al lavoro per una San Ginesio nuova che esca da questo pantano della politica vecchio stile».
Questa la lista completa dei candidati a consigliere della lista San Ginesio Rinasce: Daris Belli (60 anni, direttore servizi generali amministrativi, nonché vicesindaco uscente), Maria Alessandrini detta Fausta (59 anni, farmacista, assessore uscente), Leonardo Campugiani (20 anni, studente universitario), Gualtiero Ciabocco (36 anni, dipendente pubblico – funzionario amministrativo), Angelamaria Mari (61 anni, aiuto-cuoca, assessore uscente), Michele Merelli (45 anni, impiegato), Sabrina Moglianetti (57 anni, coordinatrice infermieristica), Andrea Morichelli (30 anni, agente di polizia locale), Francesco Paletti (60 anni, tecnico commerciale, capogruppo maggioranza uscente), Andrea Pazzelli (32 anni, commerciante), Sara Petetta (42 anni, operaia barista) e Giordano Saltari (49 anni, dipendente pubblico – funzionario tecnico, assessore uscente
Nicola Ferranti, 35 anni, impegnato nell’associazionismo locale, diplomato in sistemi informativi aziendali, dopo alcune esperienze di lavoro, nell’attività di famiglia e negli uffici comunali, ha deciso di candidarsi con la lista “San Ginesio Comunità Condivisa” e lo slogan “il paese di tutti”. Ascolto e trasparenza sono le parole chiave della sua campagna, dialogo continuo per superare anche l’isolamento rispetto alle realtà vicine. Un gruppo che si propone come civico a tutti gli effetti nonostante l’impegno partitico del suo leader con Azione (“Sono l’unico con una tessera ma qui siamo tutti in gioco senza questi schemi che riguardano la politica nazionale”). A proposito di partiti gli esponenti del Pd locale, all’opposizione dell’amministrazione uscente, non hanno aderito alla proposta di Ferranti e sono rimasti fuori dalla competizione.
Come nasce questa candidatura?
«Questa candidatura – risponde Ferranti – è una candidatura di tutta la squadra perché abbiamo voglia di metterci in gioco per il nostro comune. Siamo tutte persone che hanno esperienza nella vita associativa, nel mondo del volontariato e dello sport, e che quindi conoscono San Ginesio bene da vicino. Abbiamo pensato che per cambiare qualcosa a volte bisogna mettersi in gioco direttamente che non è possibile stare sempre alla finestra aspettando che qualcuno faccia qualcosa per noi. E quindi abbiamo deciso insieme di fare questo progetto che è un progetto nuovo, sicuramente un progetto civico con tutte persone che sono libere, soprattutto libere da vecchi pensieri su come San Ginesio è o dovrebbe essere».
Nel programma quali sono le novità?
«Sicuramente quello che noi vogliamo fare è riprendere il dialogo con la cittadinanza, quindi ripartire da territorio, ascoltando tutte le diverse comunità territoriali perché noi pensiamo che San Ginesio sia un’insieme di comunità territoriali con ognuna le proprie caratteristiche e le proprie potenzialità e che vanno aiutate a sviluppare tutto quello che le può far crescere e quindi ci deve essere un dialogo alla base e un ascolto delle necessità. Questo è un po’ il cambiamento rispetto a quello che siamo abituati ad avere. San Ginesio deve poi avere rapporti duraturi e proficui anche con gli altri comuni del territorio, una cattedrale nel deserto non serve a nessuno».
E a livello di lavori pubblici, c’è un’opera simbolo che pensate debba essere realizzata?
«Vogliamo comunque completare i progetti avviati per evitare perdite di tempo e risorse ma sicuramente noi pensiamo che i servizi debbono essere al primo a posto e poi c’è tutto il resto, quindi partiremo con un’attenzione particolare alle scuole perché crediamo che vadano realizzate il prima possibile perché altrimenti c’è il rischio di non averle più. E poi pensiamo ad una attenzione particolare per i più giovani ma anche per i meno giovani, con delle misure che aiutino a vivere a San Ginesio e restare a vivere a San Ginesio».
Dopo lunedì il vostro ruolo sarà quindi di amministratori o di consiglieri di opposizione, all’interno di questo consiglio sarà possibile cercare punti di convergenza, qual è l’opinione sull’amministrazione uscente e appunto quali rapporti ci potranno essere?
«Chiaramente come diciamo, noi abbiamo una visione totalmente diversa di San Ginesio per cui la differenza è chiara. Però noi abbiamo fatto un progetto per San Ginesio e non contro qualcuno, quindi là dove ci sarà possibilità di dialogare lo faremo. Chiaramente le questioni che abbiamo nel programma le porteremo avanti anche in consiglio quindi se troveremo una sponda per realizzarle ci siederemo insieme ad un tavolo per capire come è possibile farlo nel migliore dei modi. Se saremo in opposizione faremo un’opposizione che deve tornare a dialogare con i cittadini. Che controlla quello che fa l’amministrazione, che suggerisce le possibili migliorie a quello che fa e che cerca di spronare l’amministrazione ad essere il più trasparente possibile in quello che fa, quindi se l’amministrazione non sarà trasparente in qualche maniera lo faremo noi».
Questa la lista completa dei candidati a consigliere della lista San Ginesio Comunità Condivisa: Loredana Nardi (38 anni, impiegata Unimc, consigliere uscente), Francesco Maria Compagnucci (40 anni, imprenditore telecomunicazioni), Marco Scagnetti (31 anni, infermiere), Ester Merelli (68 anni, insegnante pensionata), Moreno Fortunati (70 anni, pensionato), Greta Gatti (35 anni, operaia), Gabriella Sclavi (56 anni, insegnante), Daniele Francia (35 anni, operaio) e Alessia Bracci (31 anni, impiegata).
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