Addio all’ostetrica Clorinda,
madre di Romano e Sabrina Mari.
Ha fatto nascere migliaia di maceratesi

COLMURANO - Si è spenta a 94 anni, domani alle 15,30 nei locali comunitari in piazza Umberto primo il rito funebre. «Può succedere qualcosa, ci tengo a morire da ostetrica» aveva detto nel far pagare a febbraio la quota 2023 di iscrizione all'ordine

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Clorinda Cestarelli

di Luca Patrassi

Si è spenta la scorsa notte, all’età di 94 anni, Clorinda Cestarelli, decano dell’ordine delle ostetriche, albo che la vedeva iscritta dal 1950, madre di Romano e Sabrina, medico il primo e ostetrica la seconda. «E’ stata una grande madre, speciale professionista ostetrica» ricorda il dottor Romano Mari, presidente dell’ordine provinciale dei medici.

Non più tardi di due anni fa, in occasione della giornata nazionale dell’ostetrica, era stata festeggiata nella sua Colmurano con una iniziativa che aveva avuto eco nazionale, sia per il fatto che la signora Clorinda era ancora iscritta all’ordine, sia per l’essere stata ostetrica in anni in cui quel lavoro conteneva qualcosa di epico. Ricordi, avventure, aneddoti che Clorinda Cestarelli puntualmente raccontava con dovizia di particolari, sempre però tenendo la barra ferma su uno dei principi cardine della professione: il segreto. «Quando chiuderai la mia bara – diceva al figlio Romano – chiuderai con me anche migliaia di segreti».

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Clorinda Cestarelli in una foto d’epoca

Segreti conservati, tutti meno uno: l’amore per la professione e per il prossimo, passati agli eredi e a chi ha avuto modo di imparare da lei, da una ostetrica che, dal 1950 fino all’ultimo giorno in cui è stata professionalmente attiva, ha sempre curato l’aggiornamento evitando di vivere di rendita, pur potendo teoricamente permetterselo essendo l’ostetrica di riferimento dal territorio, da Sefro dove ha iniziato il suo percorso, a Colmurano: aveva iniziato con il lume di candela e le lampade a petrolio, ma non ha mancato di formare generazioni di mamme sulla preparazione al parto inserendo anche il training autogeno.

Migliaia i maceratesi legati all’ostetrica Clorinda da un cordone quasi ombelicale per averli fatti nascere, tantissimi anche quelli che hanno avuto modo di apprezzarne le doti non solo professionali ma anche umane fatte appunto di impegno nel sociale e nella famiglia. Un percorso umano che si chiude, un insegnamento che resta. La camera ardente è stata allestita nell’abitazione di via del Borgo al civico 1 di Colmurano, i funerali verranno celebrati domani alle 15,30 nella struttura comunitaria adibita a chiesina parrocchiale in piazza Umberto primo. Clorinda Cestarelli aveva da poco fatto versare la quota di iscrizione 2023 all’ordine delle ostetriche, rinnovo fatto a febbraio pur scadendo a maggio: «può succedere qualcosa, ci tengo a morire da ostetrica» aveva detto al figlio.

E proprio il direttivo dell’Ordine delle Ostetriche di Macerata vuole rendere omaggio a Clorinda con questa frase di Sheila Kitzinger che la rappresenta “in tutte le culture, il posto dell’ Ostetrica è sulla soglia della vita, dove intense emozioni, paura, speranza, desiderio, trionfo e incredibile potere fisico, consentono a un nuovo essere umano di nascere. La sua vocazione è unica”.


(Clicca per ascoltare la notizia in podcast)

Clorinda Cestarelli, missione ostetrica Il figlio: «Ha fatto nascere anche mia moglie»



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