di Giorgio Fedeli
Paura e sangue questa sera a Lido Tre Archi. Giovane ferito ad una gamba da un colpo d’arma da fuoco. Altri colpi esplosi per strada, una persona inseguita e un’auto incidentata abbandonato.
E’ successo attorno alle 20,30. Il ragazzo, almeno stando a una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto, era in un appartamento di un palazzo di via Tobagi, complesso R2, quando è stato raggiunto da un colpo presumibilmente di pistola, comunque da arma da fuoco.
Il ferito è rimasto bloccato all’interno dell’appartamento che, sempre stando alle prime informazioni trapelate, è stato chiuso dall’esterno. Lì lo hanno raggiunto i soccorritori con i sanitari. Sul posto, infatti, sono arrivate l’automedica e la Croce verde Porto Sant’Elpidio. In via Tobagi, ovviamente, sono piombate anche due Volanti della Polizia di Stato, la Squadra Mobile e anche i vigili del fuoco chiamati ad aprire la porta dell’appartamento dove si è consumata la sparatoria, consentendo ai militi di soccorrere il ferito. Ora è caccia all’uomo che ha sparato quel colpo contro il ragazzo.
Circa un’ora dopo la sparatoria in via Tobagi, in strada sono state udite le urla di un uomo che chiedeva aiuto, intravisto da alcuni residenti mentre era inseguito, all’altezza di via Nenni, da altre due persone. E una di queste brandiva un oggetto simile a un tubo. Un fatto riconducibile a quanto accaduto poco prima in via Tobagi? Tutto da accertare. Fatto sta che quando gli agenti sono arrivati per verificare questa nuova segnalazione si sono imbattute in un suv, una Bmw serie 3, incidentata con il vetro lato conducente in frantumi e il lunotto bucato. Nel frattempo mentre il quartiere si è riempito di forze dell’ordine, impegnate nella ricerca dell’uomo che aveva sparato nell’appartamento di via Tobagi, si sono uditi nitidamente altri spari.
Insomma a Lido Tre Archi è scoppiato il caos, questa sera, e sono in corso le indagini da parte degli inquirenti della Questura di Fermo con, in testa, gli investigatori della Squadra Mobile. Di sicuro si tratta di un fatto di sangue che riaccende i riflettori, per la verità mai spenti, su uno dei quartieri più problematici del Fermano. E non solo.
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