L’incontro con Anna Zafesova a Unimc
di Irene Properzi
«Il conflitto russo-ucraino riguarda tutti noi». Lo ha ripetuto più volte ieri Anna Zafesova. La giornalista è stata protagonista dell’incontro di ieri alla Biblioteca d’Ateneo di Macerata, dove si è svolto il secondo incontro di “Dentro e oltre alla guerra”, un ciclo di incontri promossi dalla delegata all’internazionalizzazione Benedetta Barbisan, dell’Università di Macerata.
«É una delle voci più autorevoli del panorama del giornalismo non soltanto italiano ma anche internazionale, ha collaborato anche con testate giornalistiche indipendenti ed è una profonda conoscitrice del mondo russo e della politica e dell’opposizione. É stata inviata della Stampa fino al 2004 in Russia quindi ha avuto modo di conoscere da vicino la società locale» afferma la professoressa Giuseppina Larocca.
Durante l’incontro la giornalista ha proposto un dialogo su dissidenza e opposizione in Russia che ha toccato anche altre tematiche: dal dissenso della Russia contemporanea, giornalismo indipendente al rapporto tra Russia e Europa. La giornalista e scrittrice non ha potuto fare a meno di menzionare più volte Alexey Navalny, punto di riferimento dell’opposizione russa antiputiniano, protagonista anche del saggio di Anna Zafesova pubblicato per la prima volta nel 2021 “Navalny contro Putin. Veleni, intrighi e corruzione. La sfida per il futuro della Russia”.
«Fare giornalismo indipendente oggi in Russia è pericoloso». Non ha esitato a dipingere la Russia di oggi come una dittatura militare dove non è permesso il dissenso, afferma Zafesova, che puntualizza: «non possiamo parlare di dissenso classico ma di scontento». Non mancano anche critiche al giornalismo e alla “macchina del talk show italiano” che secondo la giornalista non informa in modo corretto gli italiani.
Il rettore Francis McCourt considera questo ciclo di incontri fondamentale per invitare alla riflessione la comunità universitaria e cittadina sul conflitto scoppiato ormai da più di un anno. Gli eventi sono aperti a tutti i cittadini.
Il prossimo incontro avrà come ospite Memorial-Italia, un’associazione creata a Mosca negli anni ’80 con lo scopo di ricordare le violazioni dei diritti umani nei confini Sovietici e Russia post-sovietica.
Ah oggi è vietato il dissenso ? Perché ieri, l altro ieri, l altro dell altro ieri ???
Mentre in Ucraina?????
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Anche in Ucraina è vietato il dissenso è c’è un regime neonazista. E in Italia sei censurato e punito sui social.