Un posto di blocco dei carabinieri
Sotto lockdown ruba in un’auto e tira uno stereo ai carabinieri per tentare di fuggire, condannato a quattro anni e due mesi un 30enne. La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale di Macerata, imputato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale Mihail Botezatu, moldavo residente a Civitanova. I fatti risalgono all’aprile 2020.
Nella notte tra il 7 e l’8 aprile, il periodo più duro della pandemia, al 112 è arrivata una telefonata che avvertiva della presenza di due uomini che stavano tentando di aprire delle auto parcheggiate in via Principe di Piemonte. I militari giunti sul posto hanno visto Botezatu e un complice che avevano appena rubato uno stereo e una confezione di bottiglie di acqua da una Renault Clio. I due uomini quando hanno visto i carabinieri hanno tentato di fuggire, uno dei due si è liberato della confezione di acqua ed è riuscito nell’intento dileguandosi nelle vie limitrofe. Botezatu invece, è stato raggiunto da uno dei militari e per cercare di non farsi prendere, gli ha lanciato contro lo stereo che aveva appena rubato, poi ha tentato di colpirlo con il martello da carpentiere che brandiva nella mano destra, non riuscendoci. Era stato quindi arrestato e per lui erano scattati i domiciliari. Il 30enne era anche accusato di aver tentato di rubare, quella stessa sera, nello chalet G7. I militari avevano ritrovato all’interno della struttura, il cui recinto era stato forzato, il suo cellulare (leggi l’articolo).
Oggi il collegio penale del tribunale di Macerata ha deciso di condannare a quattro anni e due mesi, più mille euro di multa, il 30enne per il caso della Clio e dello stereo lanciato contro il carabiniere. E ha deciso di non dover procedere per quanto riguarda il tentato furto al G7 per mancanza di querela. L’accusa era sostenuta dal pm Enrico Riccioni, il 30enne era difeso dall’avvocato Silvia Vigoni.
(redazione CM)
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