Il Casb
Il ciclo di incontri “Dentro e oltre la guerra. Incontri sulla Russia, l’Europa occidentale e orientale”, giunge al suo quinto appuntamento serale. Mercoledì alle 21 la biblioteca didattica d’Ateneo (Casb) in piazza Oberdan aprirà le porte al pubblico dopo cena per un altro approfondimento sul conflitto russo-ucraino.
Questa volta a tenere l’incontro saranno i professori dell’Università di Macerata Gianluca Contaldi e Claudio Cimarossa, che parleranno delle sanzioni europee nei confronti della Federazione Russa. Come previsto dall’intero programma, infatti, si parlerà di politica economica e si andranno ad approfondire i temi peculiari inerenti al conflitto che si sta consumando a est del nostro continente, con lo scopo di far riflettere sull’identità della Federazione Russa che va ben oltre il mero concetto di drammaticità. Per partecipare all’incontro non è necessaria la prenotazione ed è possibile consultare l’intero programma sul sito www.unimc.it/oltrelaguerra.
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Un mese fa in Ucraina è nata Arianna, la primogenita di un soldato ucraino.. Il padre è costretto a combattere dal regime di Kiev. Altrimenti verrebbe imprigionato, facendo magari una brutta fine.
Ci siamo impegnati in una guerra che non è la nostra, per una Europa tenuta insieme dal ricatto finanziario e al servizio di un imperialismo alieno, di cui non facciamo parte. L’orrore è solo all’inizio. Il futuro per i nostri figli e per i nostri nipoti è tragico. Rischiamo di diventare carne da macello, come quel giovane padre che non vorrebbe combattere, ma che è costretto. Come il regime fascista, che ci obbligò a partire con la Seconda Guerra Mondiale e a morire. Perchè qualche migliaio di morti ci avrebbe permesso di sedere da vincitori al tavolo della trattative. Ma che, invece, finì come sappiamo. Con la giusta giustizia del karma. Come col regime sabaudo, per il quale fummo costretti a morire nelle trincee del Carso. Perchè a quell’ultimo Re di Casa Savoia serviva rinverdire i fasti dei suoi antenati. Ma che, invece, ci abbandonò alla vendetta nazista.
Adesso, le armi che mandiamo ad un regime servizievole agli interessi che superano i propri, uccidono e feriscono, creano paure e sofferenze che non si perdono nel nulla, ma che rimangono scritte e che verranno pagate da chi le commette e da chi omette di opporsi. Ossia, omette di lavorare per la Pace.
I nostri governanti pensano che inviando armi offensive siederanno al tavolo della spartizione della torta della ricostruzione in Ucraina. Magari sarà pure così. Ma il male commesso lo pagheremo nei tempi futuri. E se, al contrario, il conflitto dovesse espandersi negli gli altri paesi europei, noi saremo per primi coinvolti e lo pagheremmo subito.
Da amici della Russia, siamo diventati nemici della Russia. Che per secoli fu baluardo contro l’espansionismo tartaro, mentre oggi la Russia è costretta ad essere la punta della spada cinese in una Europa unita solo dai quattrini e divisa su tutto.
Chi si sente “popolo d’eroi” vada a combattere in Ucraina contro i Russi. Ci vadano quelli del governo. Non facciano come quel “grande” condottiero che visitava le truppe al fronte greco gelato, che ci stava spezzando le reni, ma che poi ritornava a Palazzo Venezia a mangiare al caldo.
Aiutiamo – sì – il popolo ucraino con ogni mezzo pacifico per lenire la sua sofferenza. Ospitiamoli qui, dando loro dignitosa e fraterna forma di sopravvivenza, sentendoci loro fratelli. Ospitiamoli a Macerata, integrandoli e dando loro lavoro. Noi che avemmo, nel 1944, in pochi minuti 110 morti e 200 feriti dai nostri “liberatori” angloamericani. Gli stessi “angloamericani” che vogliono oggi, per i loro interessi egemonici, perpetuare la sofferenza di un popolo confuso e amante della pace. Ossia, il Popolo Ucraino. Come il Popolo Italiano.
Il regima fascista è ritornato solo che i suoi rappresentanti sono più sciocchi, fuori tempo, fuori tema visto che sono tra l’altro pure fascistelli da baraccone in cerca d’autore. Ma l’autore, la Meloni non sa comandare i suoi ridicoli squadristi visto che ridicolamente un giorno sì e l’altro pure vorrebbe fare il Duce spostando l’attenzione su cose in cui con il suo piglio dittatoriale vuole al di là di ogni qualsiasi logica mettere la firma. Veniva descritta come persona decisa, che sapeva quello che voleva diventando immediatamente un’ingarbugliata fascistona che rischi di sprofondare, anzi diciamo pure che certi picchi di ridicolaggine il suo governo l’ha già toccati e comunque scommetto che sapranno fare di meglio, tempo ne hanno e nello sforzo di dimostrare che l’aria è cambiata finora si sarebbe detto una volta che rappresentano ” la pietra dello scandalo “usata per deridere la scarsa consistenza di chi lo produce. Comunque un capo, che non sa assolutamente fare quello per cui studia da anni e che tutto sommato si può anche accettare perché sarà inevitabile che mancando quel pizzico di intelligenza nei suoi collaboratori e io perlomeno dubito anche della sua lasciandogli solo quel po’ di furbizia che chissà quante notti insonni passerà per trovare le parole ” giuste” insieme ai suoi collaboratori che si traducono continuamente in magri risultati per non usare ancora più ribassanti sostantivi. Scrivo senza rileggere, tanto sto parlando di un tutto sbagliato che pare evidente vista l’assoluta mancanza di qualcosa che perlomeno abbia un minimo di concretezza che le potrà servire per prendere in giro chi fascista non è ma che comunque l’ha votata sperando in qualcosa di meglio e si trova in un ginepraio di sciocchezze inestricabili in cui si ficcano cercando di fare leggi di cui non sanno nemmeno dove e come portarle ad essere tali senza distruggere quel poco di parco economico e sociale rimasto di cui resterà solo un piccolo circo dove un presidente semirimbambito, guerrafondaio a tutti i costi, probabilmente con qualcuno che lo terrà a bada se proprio vuole uno scontro nucleare che si diverte a far saltare nel gabbione, vestito da domatore le bestioline tanto contente di ubbidirgli. Come quei leoni che fanno grandi ruggiti ma poi appena sentono lo schioccare della frusta saltano da una postazione all’altra per il divertimento di chi li guarda. Non tragga in inganno la similitudine con i felini, questi non divertono proprio, al massimo suscitano un senso di pena misto ad incomprensione di chi vorrebbe fare la voce grossa però dalla bocca escono solo parole sensa senso eppure
https://twitter.com/KimDotcom/status/1637651914828701696