Luigi Gentilucci
Morte del sindaco Luigi Gentilucci in un incidente stradale: sentenza d’appello che riduce la pena per l’imputato da 1 anno e 4 mesi ad un anno. Il processo di secondo grado per omicidio colposo si è concluso ad Ancona con una riduzione della pena per l’imputato Alessandro Binotti, 43 anni, di Caldarola. In primo grado il giudice aveva ritenuto vi fosse un concorso di colpa nell’incidente da parte di Gentilucci, in appello però, dice l’avvocato Andrea Nobili, legale dei familiari di Gentilucci, parti civili al processo: «ha escluso il concorso di colpa nell’incidente».
Lo schianto era avvenuto il 27 maggio del 2013 nel comune di Serrapetrona, davanti alla cava Baroni. Binotti era alla guida di un fuoristrada Mitsubishi L200 che dopo aver tagliato una curva si era scontrato frontalmente con l’auto del sindaco di Pieve Torina che venne completamente distrutta in seguito allo schianto. Il sindaco morì alcune ore dopo all’ospedale di Torrette. Se la sentenza di primo grado aveva lasciato l’amaro in bocca ai famigliari di Gentilucci, questa «ristabilisce dopo tanti anni una linea di verità e di rispetto nei confronti della dignità di papà – dice uno dei figli, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina -. E’ stato escluso il concorso di colpa di mio padre nell’incidente. Oggi siamo sollevati nell’avere ristabilito in funzione della memoria di mio padre quello che è un percorso di verità. La fiducia nella giustizia era qualcosa in cui la famiglia ha sempre creduto e viene rafforzata». Ad assistere i famigliari, parte civile al processo, l’avvocato Andrea Nobili.
Morte del sindaco Gentilucci, 16 mesi al conducente del fuoristrada
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Sono molto contento per questa sentenza. Luigi era un amico e la sua morte è stata una tragedia terribile per chiunque l’avesse conosciuto.