Mengoni, la “residenza” a Civitanova
dopo aver vinto il festival di Sanremo
e quella data zero al teatro Rossini

IL CANTANTE, trionfatore dell'edizione 2023, dopo la prima vittoria all'Ariston esattamente dieci anni fa arrivò in città per preparare il suo tour "L'essenziale". Giorni trascorsi provando i suoi brani tra l'affetto dei fan, selfie e autografi dimostrandosi sempre molto disponibile, per poi salutare con un concerto sold out

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Marco Mengoni a Civitanova nel 2013

di Laura Boccanera

Dieci anni fa era partito da Civitanova dopo la vittoria a Sanremo con il brano “L’essenziale”, Marco Mengoni trionfa di nuovo al Festival con “Due vite”. E chissà che non abbia voglia di ritornare a fare tappa in città come nel 2013 (leggi l’articolo). Sono passati già dieci anni dalla residenza artistica del cantante trionfatore di Sanremo e proprio dal Rossini era partito il suo tour, una preparazione per il concerto, una data zero che aveva ovviamente fatto il sold out.

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Marco Mengoni con Giulio Silenzi, nel 2013 vicesindaco e assessore alla cultura, e la presidente Rosetta Martellini

Un Mengoni più acerbo rispetto a quello che abbiamo visto sul palco dell’Ariston, ma molto disponibile e aperto alla città. In quei giorni fu un via vai continuo di fans dal Cosmopolitan (dove l’artista alloggiava) al teatro, per strappare un selfie, una foto o un autografo. E lo stesso Mengoni si era trovato molto a suo agio a Civitanova tanto che in conferenza stampa, prima del debutto aveva anche dato dimostrazione di aver imparato il dialetto, accennando qualche frase tipica, istruito dall’allora direttore Alfredo Di Lupidio.

A ricordarlo è l’ex assessore alla cultura Giulio Silenzi che proprio in quell’anno era in carica con la giunta Corvatta e che era riuscito a portare lo staff dell’artista a Civitanova per quattro giorni di prove. E che oggi non perde occasione per marcare la differenza fra le scelte dell’amministrazione di allora e di oggi: «a quei tempi Civitanova ospitava gli artisti per la preparazione del concerto per le loro tournée con il concerto di debutto nei nostri teatri. L’Azienda era capitanata da due passionali competenti, il direttore Alfredo Di Lupidio e la presidente Rosetta Martellini. L’esperienza di dieci anni fa con Mengoni che aveva vinto da poco Sanremo fu notevole e le sue valutazioni su Civitanova furono toccanti. Queste residenze costavano al Comune quasi nulla ma davano un ritorno di immagine enorme. Certo non spostavano un voto, non attivavano una bella clientela. Sono più di cinque anni che non si organizzano residenze, o meglio che di qualificante non si organza nulla, vi è il deserto culturale, nessun progetto di levatura nazionale e nessuno protesta tanto non si perdono voti. Meglio il piccolo cabotaggio che fa spendere a dismisura denaro pubblico ma accontenta tanti poi utili nelle scadenze elettorali».

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