La Corte d’appello
Accusato di violenza sessuale e lesioni, militare assolto anche in Appello per non aver commesso il fatto. Imputato un 33enne siciliano, i fatti risalgono al 2017. L’uomo, all’epoca padre da due mesi e in servizio con il grado di caporal maggiore in Trentino Alto Adige, si trovava a Civitanova in visita alla moglie. Era il 28 novembre e secondo l’accusa, l’uomo era entrato per errore nel bagno delle donne del Cuore Adriatico.
Sempre secondo l’accusa, il giovane una volta nel bagno avrebbe poi tentato un approccio con la donna delle pulizie, facendole domande personali. La ragazza aveva cercato di sottrarsi dal rispondere. Ma secondo quanto denunciato dalla donna, lui l’avrebbe aggredita alle spalle, dandole un pugno sulla nuca e tirandole i capelli. Poi, stringendola in un forte abbraccio, le avrebbe palpeggiato il seno cercando di trascinarla dentro uno dei box dei servizi igienici. La ragazza, terrorizzata, si era messa a gridare per chiedere aiuto e il militare era scappato. Da queste accuse il militare era già stato assolto nel 2020 dal Tribunale di Macerata in primo grado. Ora è arrivata anche l’assoluzione della Corte d’appello di Ancona. «Chiederò che il mio assistito venga riammesso nell’Esercito, in questi anni per mantenersi e mantenere il figlio ha dovuto fare l’operaio», dice l’avvocato Giorgio Carta, che lo ha seguito in una vicenda giudiziaria durata oltre 5 anni, insieme al co-difensore Francesco D’Andria.
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