Montecosaro piange Ida Giustozzi,
fondatrice del ristorante “I due cigni”

ADDIO all'imprenditrice e cuoca, si è spenta ieri a 94 anni. Nel 2020 aveva festeggiato il mezzo secolo di attività, lo scorso Natale era ancora in cucina e aveva preparato la galantina e la pasta fresca. Storici alcuni suoi piatti, come i "princisgrassi" o i "cappelletti di Ida". Il funerale domani alle 10 nella chiesa dell'Annunziata
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Ida nel 2022 mentre prepara la ricetta dei famosi Princisgrassi

di  Ugo Bellesi e Laura Boccanera

Addio ad Ida Giustozzi, è stata la fondatrice dello storico ristorante I due Cigni di Montecosaro. E’ morta ieri all’età di 94 anni un pilastro della ristorazione e della storia montecosarese. Ha cresciuto generazioni di cuochi e addetti.

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Ida Giustozzi

Una donna e un’imprenditrice che ha anticipato i tempi, quando negli anni ’70 ha dato vita ad una sorta di catering ante litteram, quando i matrimoni si svolgevano sotto i tendoni e nelle case e ha aperto la strada alla figlia Rosaria Morganti e a tutto quello che i Due cigni è diventato oggi. Aveva appena compiuto 94 anni, festeggiati lo scorso 7 gennaio.

Per i suoi 90 anni le figlie Rosaria e Leopoldina avevano organizzato una grossa festa assieme ad amici e parenti arrivati perfino dall’Australia per omaggiare un pezzo di storia della città e nel 2020 in piena pandemia aveva festeggiato con tutto lo staff i 50 anni di attività. Aveva iniziato in giovane età quando aveva cominciato a farsi conoscere e ammirare come “cuoca di campagna” chiamata ovunque si tenesse un matrimonio o una celebrazione importante. Ed è proprio allora che è nata la sua fama nella preparazione dei piatti della tradizione, sempre rispettosa dei prodotti del territorio che sapeva esaltare in mille ricette. La sua attività non si limitava a Montecosaro perché veniva chiamata a Civitanova Alta come nel Fermano arrivando la sua notorietà fino a Grottammare e oltre. La popolarità che aveva conquistato con pieno merito la spinse a dedicarsi alla ristorazione a tempo pieno e nel 1969 cominciò la creazione del ristorante “Due Cigni” che aprì ufficialmente i battenti nel 1970 a Montecosaro Scalo non lontano dalla basilica della Santissima Annunziata (più nota come basilica di Santa Maria a Piè di Chienti).

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Ida Giustozzi alla festa per i 50 anni dell’attività

Nel frattempo aveva avuto una figlia, Rosaria, che inizialmente si era dedicata agli studi frequentando anche qualche anno di Università. Ma poi nel 1969, lasciati gli studi, si pose al fianco della madre in cucina, dove l’aveva preceduta il nipote Sandro. Il ristorante divenne ben presto meta di appassionati della tradizione e amanti della buona tavola, ospitando molto spesso matrimoni ed eventi di grosso richiamo gastronomico. Ma erano anche gli anni in cui cominciava a sbocciare il turismo della neve, e la cuoca Giustozzi fu tentata di aprire un ristorante anche in montagna. Aveva il nome “Lo sciatore” e si trovava nella bellissima località di Frontignano di Ussita. Fu una bella esperienza ma ben presto “mamma Ida”, come la chiamava Rosaria, preferì dedicarsi interamente al “Due Cigni”, ristorante che diventava sempre più impegnativo perché era tanto famoso da richiamare comitive anche dalle località più lontane. E poi la cuoca Giustozzi era sempre presente nelle ricorrenze celebrative della Santissima Annunziata, soprattutto il 25 marzo, o quando c’erano le esibizioni della banda di Montecosaro. Né gli anni l’hanno mai stancata perché era sempre attiva in cucina, spesso per preparare le basi di molte ricette, anche quando Rosaria ha preso le redini del ristorante.

«Una donna senza tempo che ha scritto pagine di cucina che non si potranno mai dimenticare» la ricordano dal ristorante. Una donna davvero di altri tempi, indomita, “una bersagliera”», come la ricordano dallo staff. Tanto che a 94 anni era ancora in cucina: a Natale aveva preparato la galantina, e la pasta fresca. Rimangono storici alcuni suoi piatti resi eterni nel menù e nell’apprezzamento dei clienti, come i “vincisgrassi”, o i famosi “cappelletti di Ida”. «E’ partito tutto da lei – la ricordano dallo staff – ha cresciuto tre generazioni di montecosaresi, i nonni, i padri e i figli, ha cucinato per tutti quando le cerimonie erano molto diversa da oggi, con i banchetti sotto i tendoni e ha costruito quello che I due cigni è adesso, il ristorante nuovo, l’enoteca, tutto è nato da zero da lei».

La camera ardente è allestita all’interno della sala del commiato delle onoranze funebri Soft. Il funerale si svolgerà domani mattina alle 10 nella chiesa dell’Annunziata a Montecosaro Scalo. Lascia le figlie Rosaria Morganti e Leopoldina, il genero Luigi e i nipoti Ludovico e Luca. 

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