di Gianluca Ginella
Insegnante e corsista rinviate a giudizio per falso nella certificazione di conoscenza della lingua italiana. Una terza persona era sotto accusa, ma la sua posizione è stata stralciata. L’udienza preliminare si è svolta oggi davanti al gup Domenico Potetti del tribunale di Macerata. I fatti contestati dal pm Enrico Riccioni sono avvenuti a Civitanova tra l’aprile e il maggio del 2017.
Secondo l’accusa, in base alle indagini che vennero svolte all’epoca dai carabinieri del Nil di Macerata, una donna cinese aveva ottenuto il permesso di soggiorno per chi vive da lungo tempo in Italia, grazie ad una certificazione di conoscenza della lingua italiana di livello A/2. Per l’accusa però la donna non possedeva il livello di conoscenza richiesto e non aveva partecipato ad almeno quattro delle lezioni che si erano svolte, tra il 27 marzo 2017 e il 31 maggio 2017.
L’avvocato Tiziano Luzi
Da qui l’accusa di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale che viene contestata all’insegnante, Tiziana Frenquelli (oggi rinviata a giudizio), e alla dirigente scolastica responsabile del corso (per lei posizione stralciata e nuova udienza preliminare il 6 settembre). Secondo l’accusa avrebbero attestato falsamente il superamento del corso da parte della donna cinese. Entrambe sono inoltre accusate di aver favorito l’illecita permanenza in Italia della donna cinese, per avere come profitto, la corresponsione degli oneri economici per partecipare al corso. La donna cinese, Wang Songlian (pure lei rinviata a giudizio), è accusata di falsità ideologia quale beneficiaria ed istigatrice delle condotte di insegnante e dirigente e di aver usato il certificato per ottenere (nel febbraio del 2020) il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo dalla questura di Macerata. Ad assistere le imputate gli avvocati Tiziano Luzi (per la docente), Andrea Caristi, Francesco Acquaroli. Il processo per Frenquelli e Songlian si aprirà il 15 giugno al tribunale di Macerata.
Non riesce a leggere in italiano ma ha la certificazione di un istituto: indagate preside e docente
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