Il reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Civitanova
«Le dimissioni della 98enne dal reparto di medicina non sono legate alla riconversione in reparto Covid della Medicina d’urgenza. Il ritardo nel riportare a casa la signora non è responsabilità del reparto, ma è dovuto al sovraccarico di pazienti da trasportare da parte delle ambulanze». A precisarlo è Francesco Giorgetti, medico del reparto di Medicina dell’ospedale di Civitanova, dove la 98enne è stata ricoverata prima delle dimissioni avvenute la vigilia di Natale.
La vicenda era nata dalle lamentele di alcuni familiari della donna soprattutto per il ritardo con il quale l’anziana era stata riportata a casa. A farsi portavoce di quel malumore era stato Amedeo Regini, un nipote dell’anziana che assieme ai familiari aveva cercato di tamponare il ritorno a casa previsto per le 16 e annunciato in mattinata. In realtà l’anziana è arrivata a casa per e 23, da qui lo sfogo dei familiari per le difficoltà incontrate poi nella giornata di Natale nel reperire badanti e personale di assistenza per la donna.
Francesco Giorgetti precisa che la donna è stata dimessa dopo accordi avvenuti con il figlio e pur confermando il ritardo di diverse ore rispetto all’orario concordato, imputa tale ritardo ad un problema legato al sovraccarico di trasporti da parte delle ambulanze: «La signora poteva essere dimessa perché le sue condizioni di salute lo consentivano, è una paziente allettata, ma lucida, non c’entra nulla la riconversione del reparto di medicina d’urgenza con le dimissioni da Medicina. Avevamo parlato col figlio della donna che però aveva alcuni problemi per far tornare a casa la madre subito in mattinata e ci eravamo accordati per le dimissioni alle 16. Noi abbiamo prenotato il trasporto per quell’ora con l’ambulanza per farla tornare a casa, ma effettivamente c’è stato un ritardo perché prima di Natale ci sono state molte dimissioni – aggiunge Giorgetti -. Nessuno però ha trattato i pazienti come un pacco Amazon, il letto della signora non è stato riassegnato e la nostra Medicina non è reparto Covid. Anzi avevamo detto che avremmo anche potuto tenere la paziente fino a lunedì anche se sarebbe stato preferibile per maggiore sicurezza della degente il ritorno a casa».
(l. b.)
Ma che polemiche.. vogliamo parlare anche di chi si rifiuta di riprendere il proprio familiare quando si decide la dimissione? Sono tanti che si approfitta per non pagare una casa di riposo.. o una badante.. e il paziente diventa un caso sociale.. con tanto di amministratore di sostegno.. se è stato dimesso di urgenza.. motivo covid.. po succedere..
Gina Onea se te lo danno che non mangia, non beve e non parla ... Forse non debbono proprio ridartelo
Marco Marcoaldi sei un medico? Hai competenze specifiche per decidere se una persona 98enne con patologie croniche possa essere dimessa o meno? In ospedale ci si va per risolvere questioni cliniche in acuzie! Non è un cronicario per abbandonare gli anziani non autosufficienti!
Marco Marcoaldi per questo tipo di pazienti, esistono strutture diversi.. non gli sto elencare.
Federica F. De Filippis SI.
Federica F. De Filippis non a caso ho rimandato indietro mia madre e il medico nuovo non la fece uscire scusandosi dell'accaduto per il suo collega.
A qualsiasi ora mandavano a casa un mio familiare soprattutto anziano sarei stata felicissima!
Quest'estate mia nonna, dopo un pomeriggio in pronto soccorso, i medici alle ore 22 dicono a mia madre che nel giro di una quindina di minuti l'avrebbero dimessa... mia madre, dopo 3 ore di attesa fuori dal pronto soccorso, preoccupata citofona per avere notizie di mia nonna.. si erano dimenticati di dirle che l'avrebbero tenuta una notte in osservazione e l'avrebbero dimessa l'indomani.
Dottor Giorgetti grande professionista ed umanità!
Mio padre alle 2di notte età 88
Sarà stata una bella notizia di tornare a casa la casa è sempre casa anche alle 2 di notte
Sarei curioso di sapere quanta gente viene dimessa alle 23
Ma de che vogliamo parlare siamo seri anni fa durante il primo lockdown mi hanno rimandato a casa mia madre invalida al 100% dopo un'ischemia ... Ho dovuto richiamare l'ambulanza e farla riportare su a Macerata che non c'era più posto. Invalida 100% manco sapeva come si chiamasse. Per carità saranno errori in buona fede ... Ma chi ce crede che era prevista la dimissione alle 23
Marco Marcoaldi il ritardo non è dovuto dalla dimissione del medico, bensì dal sovraccarico di lavoro dato alle ambulanze. Le consiglio di leggere larticolo prima di commentare.
Nicola Marcucci e quindi la dimetti alle 23 ? Ridicoli
Marco Marcoaldi ridicola la gente che la sera della vigilia invece che festeggiarla con i suoi cari, passa del tempo in ambulanza per aiutare il prossimo vero? Consideri anche che la maggior parte di questa gente lo fa per VOLONTARIATO e si spacca il culo per rendere possibile tutto questo!
Nicola Marcucci io le ambulanze le ho sempre pagate come extra, così come mia madre ha sempre pagato profumate tasse. Quindi no, non mi regala niente nessuno. Sempre pagato tutto
Nicola Marcucci scrivi anche che i volontari ricevono stipendio così siamo tutti più trasparenti
Se un medico decide che un paziente può essere dimesso evidentemente è cosi, nonostante il parere contrario di Facebook o di Instagram... e io sarei solo grato a questo medico che ha l'umanità di restituirmi mia nonna "sana" benché 98enne per farmi godere con lei le vacanze natalizie... Gli anziani non sono dei pacchi e ciò di cui hanno più bisogno e' trascorrere più giorni possibile accanto ai loro congiunti specialmente di questi tempi ,è la migliore cura per ogni malattia. Non arrabbiamoci con un medico se la cura e la fa tornare a casa ... Piuttosto apprezziamo il suo impegno nel gestire una "dolce nonnina" che credetemi, di questi tempi di pandemia,in altri ospedali sarebbe rimasta sola su una barella... Poi le problematiche logistiche legate a un trasferimento ahimé ci possono stare ma direi che la cosa importante è riaverla casa senza troppe polemiche
Carmelo Bartolone curarla e rimandarla a casa ok, la signora spiega che l'uscita della signora si è protratta, alle ore 23 della vigilia dei Natale non è un orario accettabile, solo per le pratiche burocratiche! Questo è vergognoso. Mio parere eh
Secondo lei avrebbe dovuto prendere la sua macchina e accompagnarla a casa? Pensate che un ospedale sia una stazione di taxi in cui nel giro di 10 minuti in periodo di emergenza e pandemia arrivano in 10 minuti le ambulanze? Io sarei felice di avere mia nonna a casa anche a 5 minuti dalla mezzanotte.. piuttosto che lasciarla su un letto del pronto soccorso per una notte di troppo ...Mio parere...
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quando si vieni da un nosocomio ( ospedale ) , bisogna avvertire i familiari ed e’ un obbligo . se la signora a quanto si legge doveva essere dimessa alle 16 , l’ambulanza doveva essere pronta a caricare la paziente , e non farla attendere altre 7 h.
la persona che dice c’e’ stato un sovraccarico di mezzi causa covid , secondo e’ una scusa che non tiene .
qualcuno ha detto di richiamare la badande ! giusto , se fosse in ferie e non raggiungibile ? caro sig.re prima di scrivere delle stronzate ci pensi bene . i familiari dovrebbero sporgere denuncia sia contro il medico e contro la direttrice dell’area vasta 3 . se non sono in grado di svolgere il lavoro per il quale hanno studiado , andate a fare altro
Quante scemenze…. C’è solo una ambulanza che fa le dimissioni mentre un dottore firma una decina di dimissioni non a seconda della disponibilità ma a seconda delle condizioni del paziente. Esiste un secondo sistema , chiamare la croce Rossa a pagamento ma qui forse nessuno è disposto. Ulteriore chiarimento per la badante. Spesso vengono messe al minimo sindacale di 32 ore e si pretende lavoratrici H24. Ricordo che sono i familiari i diretti responsabili , la badante è solo una lavoratrice che a quell’ora è a riposo o in ferie e non si ha nessun diritto di obbligo di lavorare a quell’ora a meno che non ci sia un rapporto umano con la famiglia che , a sentire in giro , non esiste in nessun caso. Ed allora i familiari , EREDI , sono preoccupati di dove dimenticare il vecchietto.
Ribadisco che il paziente era stato dimesso già dal pomeriggio ma una cosa non è stata detta e cioè che nessuno ha avuto l’accortezza di accelerare i tempi per il ritorno della nonnina pagando una irrisoria somma alla CRI. Anziché in una angusta corsia di ospedale , la nonnina avrebbe consumato una bellissima vigilia natalizia.
Dalla famiglia Vignati e dalle nipoti della donna riceviamo: “Ringraziamo i medici del reparto che hanno salvato la vita a nostra nonna. Ci dissociamo dalle lamentele in merito alla vicenda e mandiamo un enorme ringraziamento ai dottori del reparto di medicina augurando buon anno”