Il marchese del Grillo
e le battute su Macerata

FILM - A 40 anni dall'uscita nelle sale, Mario Monachesi ripercorre i legami col capoluogo
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Mario Monachesi

di Mario Monachesi

Compie 40 anni il celebre film di Mario Monicelli “Il marchese del Grillo”, con nel ricco cast anche uno strepitoso Alberto Sordi. Usciva infatti nelle sale il 22 dicembre 1981.
Perche non ricordarlo ripercorrendo le battute che, bene o male, riguardano la nostra città?
Uno sconsolato conte Rambaldo (Cochi Ponzoni), cognato di Onofrio del Grillo (Alberto Sordi), marito di sua sorella Camilla, ad Onofrio: “…dovrei tornare con tutta la famiglia a Macerata…”.
Onofrio ad un soldato francese: “Mio cognato è di Macerata, è nella lista dei funzionari che devono partire da Roma per ordine del tuo generale…”.

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Alberto Sordi nel Marchese del grillo si inchina davanti a papa Pio VII impersonato da Paolo Stoppa

Ancora Onofrio al soldato: “No, no tutto il contrario, io lo voglio fa’ partì’, fallo partire subito…”. Poi parlando di sua sorella Camilla e alludendo al suo alito perennemente pesante: “…Macerata sarebbe la distanza giusta per non sentirla più”.
Sempre Onofrio (in modo falso) al conte Rambaldo e alla sorella nel momento della partenza: “E Rambaldo mio, che vuoi che ti dica, ho fatto tutto il possibile, ho fatto salti mortali per farvi restare a Roma, ma non c’è stato niente da fà’, ho smosso anche personalità, generali, politici”. (…) “E che ringrazi (A Rambaldo) per carita, non c’è stato niente da fà’…ma vai a Macerata un capoluogo pieno di vita…ma c’hai poi la tua Camilla…”.
(La carrozza si avvia per Macerata).

ilMarchesedelGrilloIl 4 dicembre 1992, l’Albertone nazionale torna a Macerata, al cinema Italia, per la prima del suo nuovo film “Assolto per aver commesso il fatto”. Al termine della proiezione risponde ad una serie di domande di Paolo Alberti. A quella sul perché ha scelto di citare Macerata nel “Marchese del Grillo”, così risponde: “Macerata, macero, distruzione ed allora se vuoi far fuori qualcuno dove lo mandi? In esilio a Macerata”.
Infatti a quel tempo Macerata era la periferia rispetto ad una Roma piena di interessi politici ed economici, da “quaggiù” non si poteva in alcun modo dar fastidio a chicchessia.
Poi, però, Sordi rispondendo ad un’altra domanda ci omaggia e ci gratifica spiegando il perché ha scelto Macerata per presentare il suo “Assolto per aver commesso il fatto”: “Il debutto doveva avvenire non in una grande città, ma una citta di provincia importante. Macerata racchiude molti requisiti che hanno interessato questa mia produzione cinematografica. È una città economicamente forte, culturalmente avanzata, pensiamo alla sua Università e nello stesso tempo credo si viva una vita diversa fatta anche del piacere delle piccole cose”.



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