Suicidio assistito:
nuova diffida all’Asur
«Troppi ritardi»

IL CASO – Nuovo capitolo della vicenda del 43enne tetraplegico che chiede all’azienda sanitaria di poter verificare le sue condizioni di salute per, eventualmente, poter accedere all’eutanasia. Il collegio di legali dell’associazione Coscioni: «l’Asur continua a procrastinare, senza alcuna indicazione temporale precisa, una procedura urgente la cui richiesta iniziale risale a agosto 2020»