Giorgio Medori
«A Civitanova trapela la volontà di rinunciare ai 12 milioni di euro di opere già progettate con progetti definitivi e stanziate dal Ministero delle Infrastrutture». A dirlo è l’ingegner Giorgio Medori con una lunga lettera inviata anche al Comune della città costiera.
«Mi sembra doveroso chiedere umilmente alla politica di Civitanova e principalmente alla Giunta Comunale come mai non si legge nulla dei progetti approntati da Civitanova per il Pnrr quando il decreto firmato dal ministro Giovannini stanzia per Macerata 14.994.436 euro per otto progetti, dopo essere stato ammesso a finanziamento a luglio (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare). Essendo civitanovese e per il senso di dovere della mia terra penso che il Pnrr è un treno che passa oggi e non passerà più; è dunque obbligatorio prenderlo con progetti capaci di generare ricchezza e propedeutici per altri investimenti, occupazione e benessere sociale. Parole che devono diventare un obbligo civile e politico. Sono quasi le stesse prese in prestito dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Per assurdo a Civitanova trapela la volontà di rinunciare ai 12 milioni di euro di opere già progettate con progetti definitivi e stanziate dal Ministero delle Infrastrutture. Si ricorda che l’affermazione dell’ assessore Troiani “la Quadrilatero non ci ha dato un euro”, è un non senso perché è del tutto evidente che la Quadrilatero non elargisce denari ma appalta progetti finanziati dallo Stato Italiano come la sistemazione del tratto terminale della superstrada e delle due rotonde collegate e del sottopasso sulla statale 16 progetti definitivi. La volontà politica di non attivare le procedure con la Quadrilatero per l’esecuzione dei lavori emerge chiaramente dai 5 anni passati nell’indifferenza generale. Ora sembra logico che non l’assessore o la Giunta ma il Consiglio Comunale, come democrazia insegna, dovrebbe chiaramente rinunciare ai denari del Ministero delle Infrastrutture dello Stato Italiano».
Medori riporta anche i risultati di un confronto con l’ingegner Carlo Cingolani. «Ho interpellato la memoria storica dell’Ufficio tecnico ingegner Carlo Cingolani già presidente degli Ingegneri della Provincia di Macerata e dopo un colloquio amichevole è emerso quello che avevo già anticipato, cioè gli ultimi finanziamenti statali a Civitanova datano il 1955-1958 Mostra Nazionale della Calzatura (Arco scuola Nervi fortunatamente salvato), qualche opera idraulica progettata dal Genio Civile a seguito di alluvioni e poi nulla. Tutte le infrastrutture degli anni a venire scaturite dal Piano di Ricostruzione tipo stadio, antistadio, uscita sud, lungomare sud sono importanti opere strategiche realizzate con i soldi dei civitanovesi appaltate in parte all’impresa di quei tempi, Longarini. L’ingegner Carlo Cingolani in merito è testimone della realizzazione del sottopasso di via Cecchetti realizzato nel 1975 con la risoluzione dei problemi di quel tempo oggi sicuramente più facilitati dalle nuove tecnologie ingegneristiche progettate nel sottopasso sulla statale 16. Penso che l’interesse di tutti i civitanovesi, destra, centro, sinistra (e non di qualche sparuta minoranza) è vedere realizzate queste opere strategiche agognate da moltissimi anni, per di più pagate dallo Stato Italiano.
Riguardo all’abbandono del progetto del porto “Dubai” la Giunta Comunale deve dichiarare semplicemente che non sarà pubblicato sul protocollo perché non è nell’interesse della maggioranza politica, come insegna Il Consiglio di Stato».
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Si rimane sempre increduli ad ascoltare ancora 2 rotatorie collegate, per soli 80 metri. A montecosaro hanno sbagliato, perché perseverare? Un'ellisse come l'uscita autostradale di Fermo risolverebbe anche la massima pendenza per le strade di scorrimento. La rotatoria è una porzione di strada di scorrimento e non può superare il 6%, mentre attualmente è una rampa di accesso. Al di là dei soldi una minima conoscenza del codice stradale è utile.
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Grande Ingegnere. Per la prima volta una analisi seria , precisa e puntuale che smaschera ” i voli pindarici ” e , soprattutto , squarcia il velo dell’ipocrisia. Ottima l’indicazione sul famigerato ” progetto Dubai ” che per essere definitivamente archiviato necessita di un preciso passaggio amministrativo e non delle chiacchiere di uno che si crede ” scaltro ” prendendo i propri concittadini per coglioni…Ad Maiora.
Penso che ” l’astuto” che ha cambiato ben tre partiti pur di lasciare Civitanova per Ancona ed avendo clamorosamente fallito per mancanza di voti, direttore del più scassato consiglio comunale, è altresì reduce da sonore sconfitte che gli hanno negato una tranquilla vecchiaia colma di “dolci ricordi” ,i quali avrebbe potuto raccontare ai compagni di tressette. Consideriamo che almeno tanto furbo non sia e che si sia limitato fino adesso ad elargire soldi a tutti meno a chi ne aveva veramente bisogno e questo per rendersi simpatico ai prossimi elettori che sono sempre quelli ma bisognerà vedere se saranno della stessa idea al momento giusto. Pensiamo che di già o al massimo poco più in là che il tempo stringe dopo che i più avranno capito di che pasta sia fatto, credo come ho già detto, che lui ben sapendo che una parte dei civitanovesi sia d’accordo non tanto con le rotonde che in fondo sembrano due accessori ma con il tunnel da scavare sotto il passaggio a livello, lo tenga come piano per un eventuale scoop elettorale. Poi che Civitanova voglia essere amministrata da lui e Brini, con cui formano un grosso ed importante listone dal futuro pressoché già scritto ed interpretato e non potrebbe essere il contrario visto che non tutti i politicanti d’eccezione cambiano idea, lo ritengo più osceno che impossibile. Il Dubai N’ Ciarra come già noto, sta pronto nel cassetto e qualunque sia il suo proposito, non può essere cancellato per il semplice fatto che non si vuole annientarlo e nella tremenda, tragica ipotesi ( certo non per tutti) che venga riconfermato sarà la sua prima azione di comando, quasi pari al famoso e sempre ridicolo e divertente ricordo del campetto da basket spostato per non disturbare la pennichella di un amico. Questo cari civitanovesi è il vostro sindaco. Siatene fieri!
Ma quale Dubai riformismo invece laP.A come direte voi semplice quanti comuni ci sono nelle Marche be’ riduciamo di2/3 tanto per cominciare poi bisognerebbe separare l’assistenza dalla previdenza ed incominciare a mettere ordine sui conti pubblici perché se qualcuno pensa che i nostri figli o nipoti pagheranno il debito pubblico monstre dell’ITALIA si sta sbagliando di grosso.Questi appena possibile lasceranno sto paese se non si cambia radicalmente il modo di fare.
SONO TUTTI PROFESSIONISTI? DICO: I NOSTRI AMMINISTRATORI LO SONO? SE CI RIFERIAMO ALLA GESTIONE PICARESCA DEL “NOSTRO” E COMPAGNI DIREI PROPRIO DI SI. E SE, CARO SAURO, IL TUTTO VIENE ORA CONDITO IN SALSA ELETTORALE, ALLORA SAREBBERO DEI FUORICLASSE. MA SECONDO ME NON LO SONO. SONO SEMPLICEMENTE INADEGUATI ALLA BISOGNA. NON SONO CAPACI DI AVVIARE IL SOTTOPASSO IN VIA CARDUCCI PERCHE’ NON SE LA SENTONO DI AFFRONTARE GLI INEVITABILI MUGUGNI. PAURA DI SBAGLIARE? MACCHE’, PURO CALCOLO DI SEDIA. LA GENTE LI VOTERA’ PERCHE’ ALTROVE C’E’ IL DESERTO. DEL CARADONNA CHE INVENTO’ LA FIERA NE NASCE UNO TANTO MA TANTO TEMPO. POSSIBILE CHE LA SINISTRA ABBIA TANTO SONNO?