Ozono, dodici superamenti tra giugno e luglio a Macerata (la centralina è a Collevario). A Civitanova sono stati tre (la centralina è a Fontespina). A comunicarlo l’Arpam che ha fatto un quadro sulla situazione nelle Marche. Si parla di concentrazioni di ozono al suolo che possono, se raggiungono determinati livelli, essere dannosi alla salute. «Elevate concentrazioni di ozono nella troposfera, quella che abitiamo, lo rendono infatti un vero e proprio inquinante che non proviene da sorgenti dirette di emissione, ma è prodotto da una serie di reazioni chimiche, favorite dalla luce solare particolarmente intensa associata ad alte temperature, come accade proprio in estate, che interessano inquinanti precursori prodotti per lo più da processi antropici, quali gli ossidi d’azoto (Nox) e i composti organici volatili (Cov). Monitorare i livelli di concentrazione di ozono al suolo diviene perciò particolarmente importante in questa stagione per limitare gli effetti dannosi che esso può avere sulla salute, specie di determinate categorie “a rischio”». L’Arpam mette a disposizione tutti i dati sul proprio sito. «Le norme in vigore individuano tre soglie di attenzione a seconda delle concentrazioni rilevate – spiega l’Arpam -: la prima (media su 8 ore di 120 µg /m3, denominata “valore obiettivo”) non presenta particolari livelli di rischio, ma non dovrebbe essere superata la media sui tre anni di 25 volte all’anno. Oltre la media di 180 µg /m3 (“soglia di informazione”) la norma prevede invece che siano poste in essere azioni di comunicazione della concentrazione dell’inquinante alla popolazione, mentre il superamento della terza soglia (oltre la media di 240 µg /m3, soglia di “allarme”) impone di adottare provvedimenti immediati per le conseguenze che possono verificarsi anche con esposizioni di breve durata».
«Le serie storiche degli ultimi 5 anni presentano un andamento temporale delle concentrazioni di Ozono nelle Marche pressoché omogeneo, con frequenti superamenti del valore obiettivo, ma limitati superamenti della soglia di informazione e nessun superamento della soglia di allarme». Per quanto riguarda i mesi di giugno luglio sul superamento della quota del valore obiettivo, sono stati 12 quest’anno a Macerata, 4 l’anno passato. Tre a Civitanova, e tre anche l’anno passato. Montemonaco (22 sforamenti) e Ascoli (17) sono i comuni dove la soglia è stata superata più volte. Dopo Macerata c’è Ancona Cittadella (10 superamenti, l’anno scorso 5).
«L’agenzia sta dimostrando, con grande impegno dei tecnici e di tutto il personale che ringrazio con gratitudine, quanto rappresenti un valore per tutta la comunità la divulgazione dei dati ambientali a tutti i soggetti interessati – dice il direttore Giancarlo Marchetti -. A tale proposito, l’esperienza più che positiva della pubblicazione degli indicatori ambientali mensili ci ha ispirato anche un progetto che desidero già anticipare, che vedrà nel prossimo autunno la produzione a stampa di un report contenente il riepilogo dei dati ambientali dell’intera regione, cui sarà assicurata la più ampia distribuzione».
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Utili ma non esaustivi i dati forniti periodicamente dall’ARPAM dalle 13 centraline sparse nelle MARCHE che monitorano gli sforamenti delle concentrazioni di OZONO al suolo che possono essere dannose per la salute umana se raggiungono certi livelli dovuti alle alte temperature della luce solare ed il fatto che proprio MONTEMONACO al primo posto come altitudine (988 metri l.m.) ed anche ASCOLI PICENO sta a dimostrare proprio che tale tipo di inquinamento non dipenda da attività umane come: industrie, riscaldamento abitazioni e mezzi di trasporto…
Altra conferma con precisazione: la centralina di CIVITANOVA MARCHE è situata in collina nei pressi dell’ippodromo Mori e non come uno potrebbe pensare leggendo FONTESPINA situata a livello del mare.
Ritengo molto più utile, anche se non esclusivo, aggiungere altre centraline nelle zone trafficate in modo da monitorare altri tipi di inquinamento come le polveri sottili derivanti da fattori umani e quindi con possibili interventi migliorativi.
Qualche anno fa ne ho parlato proprio con un tecnico dell’ARPAM che al mio suggerimento mi rispose che la richiesta per l’installazione deve essere a loro inoltrata esclusivamente dal COMUNE.
Non conosco l’attuale normativa anche regionale ma ritengo molto utile l’installazione per rilevare questi altri tipi di inquinamento.
Dato che come COMITATO NO SOTTOPASSO dal 29/05/2015 abbiamo pubblicato diversi suggerimenti per distribuire meglio il traffico veicolare a livello sia cittadino che con i comuni limitrofi, sarebbe utile l’installazione di tale centralina su via Carducci/via Martiri di Belfiore, chissà quanti sforamenti di altri agenti inquinanti…????
Fare il famigerato sottopasso non serve a nulla perchè il traffico ed inquinamento rimarrebbero gli stessi attuali, invece diminuirebbero con le altre opere come:
NUOVO CASELLO AUTOSTRADALE AL CONFINE FONTESPINA/PORTO POTENZA.
STAZIONE LEGGERA AL PALALUBE CON FERMATA DEL TRENO ED UTILIZZO COME METROPOLITANA DI SUPERFICE.
SOTTOPASSO FERROVIA ADRIATICA DI FRONTE ALL’USCITA DELLA SUPERSTRADA COME PROGRAMMATO DAL COMUNE.
PONTE SUL CHIENTI DI COLLEGAMENTO VIA EINAUDI CUORE ADRIATICO CON CENTRO COMMERCIALE PORTO SANT’ELPIDIO NORD.
Pm10, Marzetti torna a chiedere la
centralina
23 marzo 2015
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/03/23/pm10-marzetti-torna-a-chiedere-la-centralina/636887/
Si possono fare correlazioni tra ozono, problemi respiratori e covid con le sue complicanze?