Il documento per il divieto di espatrio di Annita Butteri
Secondo appuntamento con “La cultura vien di notte”, rassegna di storia locale alla Biblioexpress di Civitanova dedicata ai volti e alla memoria dei personaggi della città. Per l’occasione domani sera, venerdì 23 luglio alle 21, Amedeo Regini dell’Anpi ha ripescato e ricostruito attraverso un lavoro certosino di ricerca storica all’archivio comunale e di incrocio con fonti viventi la storia di numerosi civitanovesi dimenticati. Tra loro Annita Butteri, scultrice, artista e antifascista di cui si è persa memoria fino ai documenti rinvenuti dall’Anpi. Nel corso della serata sarà proiettato un video inedito sulla vita nel campo di sterminio di Dachau, una testimonianza inviata da uno degli eredi di Aristodemo Tamburri, fratello di Italo, commerciante partigiano militante, confinato a Ventotene e fucilato a Fiume dai nazi fascisti nel 1943. Nel confino di Ventotene finì anche un altro civitanovese per caso, Tito Nischio, nato per caso a Civitanova, da padre ignoto e divenuto un operaio dirigente del sindacalismo rivoluzionario di Genova. Tra le tante vite ritrovate Regini ha raccolto anche quella di Antonio Gras, proveniente da un famiglia spagnola emigrata a Civitanova nei primi del 900 (come l’origine del cognome suggerisce, così come per i numerosi Vivas e Vives ancora presenti in città come il fotografo Roberto Vives il cui soprannome è proprio ancora oggi “lo spagnolo”). Antonio Gras fu combattente nella guerra civile spagnola per le Brigate internazionali.
Antonio Gras
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Bella iniziativa Amedeo, complimenti!!!
L’antifascismo di facciata e da analfabeta ha appena approvato l’apartheid sanitario.