di Laura Boccanera
Molestata e infastidita da un uomo sul lungomare mentre va a casa dell’anziana che assiste: «oggi non vai a lavoro rimani con me». E’ una vicenda tutta da ricostruire quella avvenuta alle 4.45 sul lungomare nord di Civitanova. Una giovane donna, italiana, sarebbe stata avvicinata da un uomo, straniero, che avrebbe iniziato ad inseguirla mentre a piedi si recava al lavoro da un’anziana donna di cui è badante. L’uomo sarebbe stato particolarmente molesto e lasciava prevedere cattive intenzioni. La donna, terrorizzata e in un lungomare vuoto, ha iniziato allora a suonare i citofoni dei residenti. Uno di loro ha aperto, Paolo Balducci, e racconta quanto avvenuto: «Erano le 4.45 quando ho sentito suonare al citofono e dalla strada arrivavano grida di aiuto – racconta – era terrorizzata, diceva “mi sta inseguendo, aiuto”. Ovviamente ho aperto e visto un tizio che scappava via in direzione nord. Ho cercato di tranquillizzare la ragazza e chiamato i carabinieri. Mi ha raccontato che non conosceva quell’uomo che l’ha avvicinata per strada con modi inopportuni e molesti continuando ad inseguirla. Non ho mai visto qualcuno più terrorizzato. Piangeva ed era preoccupata e spaventata, mi sono offerto di accompagnarla al lavoro perché non riusciva neanche ad uscire di casa». L’uomo è riuscito a far perdere le sue tracce. Una situazione quella del lungomare nord che Paolo Balducci che lì risiede descrive come priva di controllo: «ho sollecitato anche l’assessore Cognigni – aggiunge – qui non ci sono telecamere, col coprifuoco si vedono di notte delle persone che arrivano a Civitanova dalla spiaggia, camminano in spiaggia e non si sa cosa facciano. Occorre maggiore attenzione e sicurezza. A questa ragazza è andata bene, ma è un episodio che non si deve ripetere». La donna, dal momento che era attesa al lavoro, non ha aspettato l’intervento dei carabinieri e non ha ancora sporto denuncia per l’accaduto.
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I carabinieri non hanno tempo per queste sciocchezze(sigh): devono pensare ancora al coprifuoco, e farlo rispettare, allo scoccare dell’ultimo secondo utile.