Roberto Benigni porta Dante a Unimc. L’attore premio Oscar, in occasione dei 700 anni dalla scomparsa del sommo poeta sarà protagonista di un evento speciale il 30 aprile, alle 15,30. L’attore sarà in live streaming alle 15,30 sulla pagina Facebook dell’ateneo. Sarà presentato in anteprima nazionale il terzo capitolo del progetto editoriale dedicato alle letture dantesche dell’attore e regista. Progetto che ha preso le mosse nel 2015, in occasione dei 750 anni dalla nascita del poeta fiorentino. Benigni con le sue letture è riuscito a far riappassionare masse enormi di pubblico alla Divina Commedia. «Siamo felici di avere ospite all’Università di Macerata – dice il rettore Francesco Adornato – la persona che ha tanto contribuito ad avvicinare il grande pubblico a un gigante della letteratura e del pensiero, presentando in anteprima nazionale il terzo capitolo del progetto di studio sulle sue letture. L’Umanesimo che innova non è per noi uno slogan, ma un intimo convincimento: la necessità di approfondire, costruire, porgere conoscenze in modo non parcellizzato, né meramente tecnocratico, ma sulla base di un umanesimo in grado di affrontare la frammentazione individuale e collettiva che stiamo vivendo». L’intervento di Benigni all’Università di Macerata sarà preceduto dai saluti del rettore Francesco Adornato e della direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea nonchè dalle riflessioni dello stesso Franco Musarra e di Donato Pirovano, docente di filologia e critica dantesca all’Università di Torino. Modera la professoressa Sara Lorenzetti.
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Benigni si può definire il Beppe Grillo della critica dantesca e per l’Italia sarebbe stato molto meglio se Benigni avesse fondato un partito e Grillo avesse letto Dante… siamo sicuri poi che Dante sarà contento di essere celebrato attraverso Benigni? forse avrebbe preferito un’esibizione di agility dog.
…contenti loro…contenti tutti, come si suol dire!! gv
Masse enormi appassionate a Dante? Ma su ‘n po’!
ha ragione Iacobini, non per niente le ultime due generazioni sono le prime ad essere meno erudite delle precedenti; in pratica i figli sono piu stupidi dei padri….. se ritiene sia positivo…..
Per il sig. Citrulli. A mio modesto avviso la giovane età è sinonimo di intelligenza da una parte e di ignoranza dall’altra.
si capisce dalla risposta….
Veramente anche 30 anni fa l’Umanesimo non era tanto ingegnoso…
https://www.youtube.com/watch?v=2wbvmhkc9bM
…è vero, signor Pavoni, molto cul t… gv