Stalking alla sorella di Azka Riaz, la ragazza uccisa dal padre (condannato all’ergastolo in primo e secondo grado) il 24 febbraio 2018 a Morrovalle: imputato un 42enne pakistano, Mahmood Imran. Il processo si è aperto oggi al tribunale di Macerata. La ragazza, all’epoca dei fatti minorenne, dopo la morte della sorella si trovava in una comunità protetta (prima la famiglia abitava a Montelupone). Nel settembre del 2018, mentre la ragazza si trovava da sola, sostiene l’accusa al processo, sarebbe stata avvicinata da due uomini (tra cui l’imputato), suoi connazionali, che erano scesi da un’auto su cui si trovavano altri due uomini. Le persone scese dalla vettura, parlando in lingua Urdu, le avevano detto di tornare dai suoi genitori, che le volevano bene, e che non doveva parlare con i carabinieri che invece non le volevano bene. La ragazza si era spaventata ed era fuggita, si era nascosta sotto un’auto. I due uomini però l’avevano trovata e a quel punto la ragazza aveva detto che c’erano i carabinieri. In questo modo li aveva distratti ed era nuovamente fuggita, inseguita dai due uomini. I connazionali della ragazza le avrebbero detto che sarebbero tornati a prenderla e che le persone che si prendevano cura di lei non sarebbero riuscite a proteggerla. La ragazza aveva riconosciuto uno dei due uomini, che aveva indicato essere Imran. Ora il 42enne, difeso dall’avvocato Emanuele Senesi, è imputato al tribunale di Macerata.
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