La sala di controllo della polizia municipale
Progetto “Scuole sicure”, quattro nuove telecamere installate nei punti sensibili frequentati da ragazzi e studenti. Il progetto, approvato dalla Prefettura, prevede l’installazione di dispositivi ad alta risoluzione al terminal degli autobus e in via Cioci. Negli ultimi mesi del 2020 sono state installate vicino al Monumento alla Resistenza e nei pressi di piazza Pizzarello e collegate alla centrale operativa della Polizia locale.
Il terminal dei bus in piazza Pizzarello
Le telecamere, quattro appunto, saranno fondamentali per contrastare i fenomeni criminosi o di illegalità come quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e, in questo periodo di emergenza sanitaria, anche per evidenziare eventuali assembramenti. «Grazie al progetto “Scuole Sicure” avremo un maggiore controllo in luoghi sensibili come quelli del terminal degli autobus e di via Cioci e in questo modo implementiamo e rafforziamo il presidio del territorio – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli – Proprio lo scorso 2 ottobre, insieme al prefetto Flavio Ferdani, abbiamo firmato il protocollo d’intesa relativo alla prevenzione dei fenomeni di spaccio nei pressi degli istituti scolastici». «Si tratta di un progetto importante che ci permette di implementare la sicurezza e il controllo del territorio con una particolare attenzione ai nostri giovani – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Paolo Renna -. Si è aggiunto un altro tassello in una zona che in passato è balzata alle cronache per arresti relativi allo spaccio».
Il comandante della municipale Danilo Doria, il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Paolo Renna al monumento alla Resistenza
«I punti in cui sono stati posizionati gli occhi elettronici sono stati individuati in accordo con la Questura e con tutte le forze di polizia – ha spiegato il comandante della Polizia locale Danilo Doria -. Il monitoraggio permetterà di tenere sotto osservazione sia i fenomeni di spaccio e gli assembramenti ma anche la viabilità. Le telecamere infine sono collegate con le centrali operative oggetto del Protocollo d’Intesa sottoscritto con la Prefettura». Questa prima parte del progetto, del valore di 16mila euro e portata avanti dalla Polizia locale di Macerata, è il primo passaggio del progetto “Scuole Sicure” e sarà interamente finanziata dal Ministero dell’Interno.
Come è che se un privato mette 4 telecamere spende 1500 euro e il comune ne spende 16000?
Nascondere telecamere e poi sbandierare alla stampa di aver nascosto le telecamere proprio lì ha molto senso ... la droga ha i giorni contati !!!
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Una istallazione molto importante!
Il progetto è stato finanziato e realizzato grazie partecipazione al Bando del Ministero da parte del Comune di Macerata nel marzo 2020. La scelta della proposta che è stata sottoposta al Ministero e approvata nei mesi successivi nasceva dalla collaborazione fra la Amministrazione, Forze di Polizia Locale e Nazionale che hanno individuato e condiviso scelta dei luoghi e soluzioni tecnologiche. Questa istallazione completa, con una finalità specifica, l’importante implementazione della videosorveglianza cittadina compiuta fra il 2018 ed il 2020.
ps: per chi lo ha chiesto questo impianto in particolare per le sue caratteristiche tecniche non è comparabile con quelli istallati nelle normali applicazioni di videosorveglianza in siti privati.
Iniziativa molto lodevole e potenzialmente utile per identificare soggetti dediti allo spaccio nei pressi delle principali scuole cittadine, anche se la vera svolta in questo senso potrebbe venire solamente dalla presenza di agenti molti giovani vestiti in borghese, che viaggiano sugli autobus diretti in città e stazionano davanti agli ingressi.
Sbandierare dove vengono installate le telecamere non è come avvisare i delinquenti che devono farlo da un’altra parte?Perchè noi Italiani siamo quelli che lampeggiano a chi viaggia in senso opposto per la presenza di Pattuglie.