Riccardo Sacchi, assessore allo Sport e il Sandro Parcaroli
«Un vero capolavoro di mistificazione la recente delibera di Giunta che riformula i contributi per le società sportive». Sono le parole di Alberto Scuffia (Potere al popolo) e Andrea Tonnarelli (Strada comune) che attaccano l’amministrazione Parcaroli che da un lato ha ridotto del 30% i contributi alle associazioni sportive, dall’altro vuole candidare Macerata a Città europea dello Sport 2022. «Straordinaria la capacità di scombinare la logica tra le premesse di fatto e le conseguenze della decisione, nascondendone gli effetti negativi – dicono i due esponenti dei movimenti che hanno portato in Consiglio Alberto Cicarè – Poiché però c’è ancora chi legge gli atti e cerca di capirne il contenuto, analizziamo le premesse e verifichiamo le conseguenze. Le società sportive dilettantistiche nominate nella delibera (dal calcio al baseball, dal rugby al softball), hanno stipulato una convenzione con il Comune di Macerata a fronte dell’aggiudicazione della gestione del impianto dove giocano le loro squadre, dopo aver partecipato ad una gara ad evidenza pubblica. Nella convenzione sono indicati gli oneri a carico del Comune e gli obblighi da parte della società sportiva che gestisce l’impianto e del quale cui si accolla spese e incassi. Il Comune – spiegano – riconosce alla società sportiva un contributo per la gestione; il contributo viene liquidato annualmente e viene corrisposto non per lo svolgimento dell’attività agonistica, ma per la gestione dell’impianto. A fronte di questo contributo il gestore corrisponde al comune un canone di locazione pari all’incirca al 10% del contributo stesso. Nel 2020, a fronte di una generale interruzione dell’attività agonistica e quindi di un drastico calo degli incassi, con spese sostanzialmente invariate, l’amministrazione uscente decise di mantenere il contributo e di accordare una simbolica riduzione del canone pagato dalle società al Comune. Ora, per il 2021, la nuova amministrazione, quella stessa che candida Macerata a Città Europea dello sport 2022, con delibera di giunta del 20 gennaio 2021 decide di ridurre del 30% (un terzo, forse rende più l’idea) il contributo a favore di quelle stesse società sportive che nella premessa della decisione vengono descritte come penalizzate dalla forte contrazione delle attività agonistiche. Siccome riconosco le tue difficoltà, ti riduco il contributo. Logico, no? Secondo noi no, dal momento che le società continuano a pagare le utenze, le assicurazioni e i vari costi di gestione». Da qui l’affondo finale: «Ancora una volta – concludono – così come avvenuto per la riorganizzazione delle mense, viene nascosta la verità e ciò è davvero un brutto segnale. La necessità di affrontare possibili ristrettezze di bilancio (cosa che non impedisce di prevedere allegramente nuove spese come l’ampliamento dello staff di comunicazione del sindaco) non dovrebbe avvenire alle spalle dei cittadini, in questo caso le società sportive. Occorrono trasparenza e ragionevolezza. Le bugie hanno sempre le gambe corte».
Macerata, lo sport resta sulla carta Il Comune punta ai titoli europei senza “scendere in campo”
Intanto abbiamo un appalto per le piscine
Per fortuna che si lamentavano di Carancini dicendo che aveva fatto scappare lo sport da Macerata e che era giusto valorizzare questo settore !? Pensate quanti danni potevano esserci se avessero detto che lo sport non era importante La solita coerenza leghista, si fanno eleggere promettendo una cosa per poi fare lesatto opposto. Complimenti agli elettori che hanno permesso questo scempio....e non è il primo
Ma l'assessore al bilancio ( lo stesso di Carancini) rimesso nello staff da Parcaroli cosa dice?
Le persone che stanno su queste organizzazioni sapranno se e' meglio adesso di prima! E faranno le loro considerazioni
Con il taglio, Macerata città dello spot
Bello schifo...
taglia taglia...tanto chi ti ha votato dice sempre che hai fatto bene, qualsiasi cosa va bene...
Ottimo inizio di lavoro. Il Comune non finanzierà più alcuna attività sportiva o culturale. Finiamola di comprare voti con i soldi dei contribuenti. Le associazioni si finanziano con i soldi degli associati e degli sponsor privati. Le attività svolte dalle associazioni saranno completamente detassate.
Discorso è abbastanza complesso con risultati che si vedono solo nel lungo periodo. In questo discorso c'è una parte pubblica (che finanzia) e una parte privata (società sportive) che svolge un fondamentale lavoro per il miglioramento della qualità della vita e della socialità in generale. Chiaro che un contributo finanziario sia utile, però il mio pensiero è che la parte pubblica dovrebbe essere brava a mettere a disposizione le strutture e le società brave ad utilizzarle. Macerata città dello sport? benissimo, e allora direi ok al ridurre i contributi ma riutilizzarli affinchè le strutture sportive a disposizioni siano: 1) efficenti e manutenute costantemente; 2) in numero congruo rispetto al bacino d'utenza 3) assegnate alle società a costi contenuti \ affrontabili Questo penso sia il compito dell'amministrazione comunale, aiuti diretti alle società portano spesso a piccole diatribe tra federazioni senza programmazione a lungo termine.
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La matematica non è il forte dell’opposizione: tagliare del 30% non corrisponde a ridurre di un terzo (33%).
Liste civiche all’attacco ,esigono trasparenza, bene:(la mangiatoia e’ finita)!!
Quante polemiche per un errore di ortografia.
Volevano dire “Citta dello SPOT”: