Cento di questi anni,
auguri a Gildo Stacchiotti

APPIGNANO - Una vita di sacrifici dedicata alla famiglia, fu anche prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale

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Il sindaco Mariano Calamita fa gli auguri a Gildo Stacchiotti

 

Gildo Stacchiotti ha attraversato un intero secolo: il lavoro e la famiglia sono stati per lui sempre al primo posto. Gildo è una figurata che fa ormai parte della storia del rione le casette di Appignano.

Il sindaco di Appignano Mariano Calamita e il comune ricordano che «Gildo ha attraversato una vita di sacrifici, parte per la Seconda Guerra Mondiale dal 1938 al 1945 durante la quale è stato a lungo prigioniero nella Russia Asiatica, dopo essere stato catturato insieme ad altri sulle rive del Don durante la ritirata. Con tanta voglia di vivere ritorna a casa, sposa Carolina Ghergo e ricominciano a vivere la loro vita. Un grande lavoratore che trascorre la sua esistenza a costruire case, quando le impastatrici della malta erano le braccia e la pala, con l’ausilio finale della “callarella” che doveva essere trasportata al primo e forse anche al secondo piano, e sul tetto e per fortuna che la “girella” era stata inventata per lenire di poco la fatica del trasporto in quota. Fisico asciutto, esile non era secondo a nessuno in quanto a sforzi, a rapidità e precisione allorquando imparato a dovere il mestiere sollecitava i manovali al grido di “Cargia”. Negli anni sessanta si sposta definitivamente e va a vivere nel rione casette dove attualmente risiede insieme a suo figlio Giancarlo, e fino a qualche tempo fa ormai ritirato dal lavoro, lo si vedeva seduto insieme ai suoi cari amici Pirro e Peppe Testa a discutere e commentare la vita di paese, sostenendo con ardore le sue teorie, tanto che l’appellativo del padre Marino (Commannemo) è passato di diritto a lui. Non v’è dubbio che gli auguri per i 100 anni sia una delle frasi più belle che si possono dire in assoluto. Raggiungere cent’anni di età è un vero e proprio traguardo di vita. È una vittoria contro il tempo dove chi vince è l’amore. L’amore di un figlio verso il proprio genitore si può definire secolare. L’amore dei tuoi appignanesi nei confronti di un paesano come te, nella definizione è similare e nello stesso tempo è nutrimento dell’anima. Quello dei cent’anni non solo è il traguardo di un uomo valoroso e forte come tu sei stato e continui ad essere, ma di tutte le persone che hanno la fortuna di averti accanto. Buon compleanno Gildo. Auguri sinceri per i tuoi 100 anni. Tutta Appignano ti è felicemente vicino».



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