Il raccordo tra la ciclabile, le scuole e gli impianti sportivi proposto da Eco e Logico al Treno Verde Legambiente 2019
Il bonus bici e l’esclusione di Civitanova dalla possibilità di accedervi (non è capoluogo e non ha più di 50mila abitanti) offre l’occasione al Circolo Legambiente “Sibilla Aleramo”, agli associati Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab) di Civitanova e al gruppo “Eco e Logico” per sottolineare l’inadeguatezza delle piste ciclabili nella città costiera. «Incentivare la mobilità dolce con l’acquisto di mezzi di trasporto idonei è senz’altro un carattere positivo del Decreto Rilancio, ma il messaggio che vogliamo mandare, in particolar modo per realtà costiere e pianeggianti come quella di Civitanova è che sia fondamentale migliorare le infrastrutture ciclabili per unire le piste già esistenti ai luoghi più importanti della città come scuole, palestre, piscine ed aree naturali e seminaturali. Ad oggi infatti in questa ottica i tratti ciclabili sono scollegati e nessuno si sentirà completamente in sicurezza». Secondo le tre associazioni il bonus non può essere preso come l’occasione mancata per raggiungere l’obiettivo della mobilità sostenibile. «Le biciclette infatti a Civitanova di certo non mancano, ma mancano i raccordi fra i tratti ciclabili, come espresso dal gruppo eco e logico nel Treno Verde 2019. Queste sono state al tempo condivise e accolte positivamente dall’attuale Amministrazione, ma poi completamente disattese e anzi contraddette con l’uso dei fondi della Ciclovia Regionale (ben 300mila euro) investiti per un parcheggio di 30 posti auto. Stessa critica vale se la si vede proprio dal punto di vista del proposto criterio della bandiera blu, tale riconoscimento infatti per essere realmente valorizzato dovrebbe coerentemente tutelare fattivamente il raggiungimento dei servizi umani e naturali (aree protette) attraverso l’uso della bicicletta».
Di seguito le altre proposte Eco e Logico al Treno Verde Legambiente 2019
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…si, ma certo, ma che ci vuole, potremmo anche fare una pista ciclabile sopraelevata che colleghi tutti i quartieri di Civitanova, con qualche tunnel, ogni tanno, per velocizzare la cosa, si si, come su corso Umberto, dove le bici si sentono abbastanza sacrificate nel dover zigzagare tra un pedone e l’altro!! Certo, più piste ciclabili per tutti, risolveremo ogni problema!! gv
Sig. Vallesi si faccia una vacanza a Ferrara e impari come dovrebbero essere collegate dalle ciclabili le città in pianura.
…si, certo, signor Marconi, come quel capolavoro di architettura che è la pista ciclabile sul lungomare nord di Civitanova, frutto, probabilmente, di studi accurati sulla viabilità promiscua sostenibile, tra bici, pedoni, scooter, monopattini, carrozzine, corridori del Giro d’Italia e pure qualche auto di tanto in tanto, in uno spazio tanto largo da poter tranquillamente ospitare una carreggiata a doppia corsia!! In ogni caso, signor Marconi, in un periodo come questo, occuparsi di investire su ulteriori piste ciclabili a Civitanova (non mi pare proprio che ne siamo assolutamente sprovvisti), vuol dire occuparsi solo di cose che potrebbero tranquillamente essere rimandate ed ignorare i veri problemi dei quali, con quel che ci ha colpito, ci dovremmo tutti occupare e assai più seriamente. Pure il governo centrale, del resto, ha previsto incentivi e bonus addirittura per i monopattini e le bici elettriche, quando c’è chi ancora deve ricevere la cassa integrazione per poter andare a fare la spesa per la propria famiglia.!! Io avrò ancora molto da imparare sulle ciclabili, come Lei sostiene, non lo metto in dubbio e di certo non me ne rammarico, ma su tante altre cose preferisco non prendere troppe lezioni, signor Marconi, tanto meno da chi è pure convinto di potermene dare. La saluto cordialmente. gv