Centri sportivi chiusi:
«Siamo senza clienti
ma continuiamo a pagare le spese»

MACERATA - Lo sfogo di Matteo Siroti, titolare di Green Planet a Sforzacosta: «Parlo a nome di tanti colleghi. Basta chiacchiere, il governo intervenga»

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Uno dei campi del Green Planet e Sforzacosta

 

«È dal 26 febbraio che abbiamo dovuto chiudere i cancelli a causa del coronavirus. Oggi ancora non ci sono segnali di ripresa e soprattutto nessuno sa come e quando il nostro settore nello specifico potrà riaprire». Matteo Siroti, titolare del centro sportivo Green Planet di Sforzacosta, a Macerata, racconta il momento che sta vivendo e quanto la sua attività stia risentendo dell’emergenza Covid-19. I campi della struttura, da calcio a 5 e da calcio a 7 o a 8, sono chiusi proprio nel momento migliore, quando la partitella (e il suo post al bar) per gli appassionati diventano un appuntamento fisso. Le spese per la gestione e manutenzione, nel frattempo, sono pesanti e non c’è alcuna certezza sulle date che permetteranno la riapertura.

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Matteo Siroti

«Abbiamo bisogno di risposte, non siamo più nella condizione di poter aspettare. Da fine febbraio continuiamo ad avere spese senza avere un minimo di fatturato e la situazione è veramente difficile – prosegue Siroti -. Il nostro settore è una parte importante dell’economia italiana oltre ad essere un centro di aggregazione per tanti ragazzi e non. Parlo non solo a nome mia ma di tutte le strutture del territorio locale e nazionale. Non mi sembra nemmeno giusto il fatto che per ripartire lo Stato ci dica “andate in banca e prendete un prestito” ma ora più che mai c’è bisogno di una vera e propria presenza del governo con soldi a fondo perduto per fare in modo che soprattutto i piccoli imprenditori possano ripartire respirando un po’ e non indebitarsi ancora di più. Capisco le difficoltà che ci sono – conclude il titolare del Green Planet – e non ne faccio assolutamente una questione politica ma ripeto che il tempo delle chiacchiere deve finire e che qualcuno ci dia delle risposte concrete. Altrimenti sarà la fine per tante persone che da anni fanno sacrifici per portare avanti con dignità e onestà il proprio lavoro».

(Redazione Cm)

 



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