«Un consiglio a chi cerca casa: evitate Macerata, non vi vuole e ha oramai poco da offrire. Ma se proprio vi dovete trasferire qui, di sicuro evitate il centro storico». E’ un duro j’accuse quello che arriva da Matteo Tallè, 32 anni, medico ospedaliero che lavora ad Ancona e vive in via Crescimbeni. Tallè spiega di aver scelto Macerata con la sua compagna e di aver ristrutturato un appartamento in centro storico. E i problemi sono di doppia natura: sosta selvaggia e comportamenti da selvaggi.
«Sono abbonato Apm per il parcheggio centro storico – racconta il giovane medico in una lettera – ho due permessi di transito e sosta per residenti per due auto per una ammontare annuo di circa 270 euro. Nel corso di questi 2 anni ho perso totalmente fiducia nelle istituzioni. Con regolarità, da quando ci abito, gli stalli per residenti in via Crescimbeni sono occupati da auto senza permesso». Diverse le chiamate per risolvere la questione, ma senza esito. «Dopo molteplici tentativi nel corso dei mesi, desisto – aggiunge – del resto, dopo una giornata di lavoro, vorresti solo tornartene a casa e lasciare stare. Nel frattempo passano i mesi e le serate universitarie; sotto casa mia passano frotte di ragazzi urlanti, starnazzanti alle ore più disparate e dalla minzione facile. Pazienza, sono giovani, del resto anche io lo sono. Se non fosse che nell’ultimo anno quello che raccolgo è un vero e proprio bollettino di guerra: un fanale dell’auto spaccato, cofano abbozzato, sportello auto rigato, specchietto graffiato, moto (che una sera mi era occorso di lasciare sotto casa) buttata a terra con manubrio storto e altri graffi, tutti in momenti diversi. Risultato: danni totali per un ammontare superiore a mille euro. Ciascun atto vandalico viene regolarmente denunciato». Però anche in questo caso senza esito. Il punto è che in via Crescimbeni dove non ci sono telecamere e quindi anche con una denuncia diventa assai complicato riuscire a individuare i responsabili. «D’accordo, mi dico -continua Tallè con un pizzico di ironia – sarò stato poco prudente io, del resto chi può essere tanto scemo da chiedere soltanto di lasciare l’auto sotto casa e sperare di trovarla la mattina seguente nelle stesse condizioni?». Ma lista non finisce qui. «Andiamo avanti – continua il 32enne – il mio portone di casa viene regolarmente vituperato da alcuni writers, stessa sorte, ho notato, toccata anche all’ingresso di Vere Italie e al muro degli ascensori; evidentemente hanno capito che via Crescimbeni è terra di nessuno, e come dargli torto».
Infine c’è quello che Tallè definisce il punto di svolta. E’ successo qualche sera fa: «torno dall’ospedale dove lavoro, dopo una giornata all’insegna dello stress e del Coronavirus; provo a parcheggiare sotto casa, devo scaricare delle cose. Gli stalli sono occupati da degli “abusivi”. So che la Municipale non mi aiuterà e sono stanco. Parcheggio in quello spazio tra i garage al civico 8 e il portone dell’Università, in teoria vige un divieto di fermata, ma in pratica non disturba nessuno essendo il punto della via più largo. Ovviamente non avrei voluto farlo, ma non avendo scelta ho preferito lasciare l’auto e salire velocemente a casa. Scendo più tardi, verso le 19,20 a spostare l’auto e, come per magia, trovo una multa». Insomma, nonostante i 270 euro pagati per posteggiare e i danni ai suoi veicoli, l’aver sopportato schiamazzi e writers e chi parcheggia senza diritto sui posti riservati, alla fine è arrivata la beffa: «Io devo essere punito. Io che avevo esposto permesso per residenti, permesso per Apm, io che avevo lasciato l’auto proprio sotto casa mia, io costretto a parcheggiare in uno spazio “vietato” per colpa dell’inciviltà altrui e dall’assenza di tutela. Ciascuna persona stabilisce qual è il suo limite, ed il mio è arrivato: sto già cercando di trasferirmi in zone limitrofe magari a Civitanova, come hanno fatto molti giovani della mia generazione (saggiamente); comunque vorrei lasciare la città il prima possibile. Città che io ho amato, dove sono nato e cresciuto e che, lo dico con estrema sofferenza nel cuore, non mi piace più. Sono un residente del centro storico e invece di essere tutelato e incentivato, vengo trattato in questa maniera. Badate: io non ho la pretesa che mi si evitasse la multa (figuriamoci) ma che almeno i miei diritti fossero tutelati. Ma così non è stato».
Corridonia è l'ideale, non ci sono parcheggi a pagamento. È vicinissima a Macerata, c'è lo svincolo della superstrada, se compri un un'appartamento spendi molto meno che a Macerata, con i soldi che risparmi ci compri una macchina di un certo livello. No stress, no parcheggio a pagamento, gente cordiale
infatti anche a civitanova a parte quelli che se so sparati e qualche rissa x la citta' il resto è tutto tranquillo
Si Civitanova è proprio tranquilla.....
A Civitanova fidati che è uguale solo che abbiamo il mare vai sciallo
Trasferirsi a Civitanova non è una soluzione... Fidati...
Piccole Roma crescono
Venne a Citanò. Non da retta
Fa bene che sta a fa a macerata
Stessa cosa in Via Ferrucci terra di nessuno
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Si vai a Civitanova e poi ti aggorgi, li ti bruciano proprio la macchina.
Fa molto bene ad andarsene da Macerata, città improbabile, dove sono tutti tutelati meno i maceratesi, sentire il suo racconto sembra di vivere in una metropoli, invece siamo in una cittadina di nemmeno 50.000 abitanti.
Una volta abitare in centro era una sciccheria….oggi una disgrazia!!
Ha tutta la mia solidarietà. Da tanti anni le amministrazioni comunali non fanno nulla per il centro storico, che è e sempre rimarrà il volto di una città. E quello di Macerata era bello.
Ma è possibile che i problemi li abbiamo solo le persone perbene? Dopo tutte le segnalazioni, anche solo dei parcheggiatori abusivi, nessuno provvede? Ci sono ancora i tutori dell’ordine? Nessuno si vergogna per questa deriva? A degli universitari qualcuno deve insegnare anche a comportarsi da persone civili? Una volta c’era la festa della matricola, ma poi si studiava, non si starnazzava né bighellonava. O vogliono convincerci che siano degli analfabeti, vista la quantità di quelli di ritorno? Dottore se ne vada il prima possibile, visto quanto ci dice, qualsiasi altro posto non può che essere migliore.
Un conto è dire no al centro di Macerata, un conto è dire no a Macerata tout court. Ci sono tante belle zone a Macerata, non c’è solo il suo centro.
Caro Talle’ ho vissuto la sua stessa odissea vent’anni fa è nulla è cambiato. La negligenza di chi amministra questa città è sempre la stessa da troppo tempo. Cambiano i Sindaci e nessuno ha mai alzato un dito per i residenti. I tutelati sono i poveracci che si ubriacano, che ci vomitano sugli usci,che rompono i specchietti delle nostre auto e che ci rompono i co…. a tutte le ore. Un episodio su tutti? Mio figlio bambino fu svegliato nel sonno da cori da stadio. Telefonia al 113 cercando di far intervenire una pattuglia. Risultato, mi arrivano due poliziotti che, a casa mia, mi chiedono i documenti. Li caccio indignato. Il giorno dopo era domenica e mi chiamarono in questura x avvisarmi di presunte inesistenti ingiurie alla centralinista. Questo atteggiamento allora come oggi di perseguire chi protesta è stata la politica delle autorità statali e comunali. Ecco perché più nessuno vuole abitare nel centro storico.
Caro Tallè,
come la capisco… benissimo, mi creda. E con me tutti gli altri maceratesi che vivono in centro. Perché qui, vede, tutti si fanno belli col centro storico cuore della città e via baloccando tra cultura, capitale in pectore della cultura, musei a cielo aperto, e di qui e di lì (direbbero a Perugia), ma alla fine mi sto convincendo anch’io che stiano facendo di tutto per cacciarci di qui.
A che servirà un borgo che somiglia sempre di più a un set cinematografico dismesso?
Per chi lo terranno privo di macchine? Forse per le anime di coloro che sono già morti? Le macchine no e i vandali universitari e parauniversitari sì?
Pisciate ovunque, vomiti di varie entità, ululati nel cuore della notte (queste sarebbero le nuove leve della società… può andare bene l’Italia? Però devo ammettere che succede solo qui: a Bologna mettono su circoli letterari e musicali e animano le librerie, a Cagliari organizzano convegni e concerti, fanno anche politica. Qui vomitano e urlano nel cuore della notte, tra una pisciatina e l’altra).
Io le direi, caro Tallè, col cuore in mano di fare un dispetto vero a coloro che fanno finta di avere a cuore la nostra sorte: rimanga!
Non so se sia buona la scelta di Civitanova. Certo è però che vivere o tenere negozi aperti nel centro di Macerata è roba da eroi e non da comuni mortali.
Da quello che si legge sui giornali, non mi sembra che Civitanova sia esente da atti vandalici e delinquenziali.
Diciamo piuttosto che in entrambe le città non si è fatto granché per la sicurezza dei cittadini.
Non conosco il dottor Tallè, ma spero che il suo proposito di andare a vivere a Civitanova per stare più tranquillo sia solo una provocazione che fa il botto in questo periodo di pre-campagna elettorale. Macerata va apprezzata per il tanto che può dare a chi la abita, anche in centro. Nel merito: mi sembra chiaro che il centro storico non è stato governato. Tutti sono scontenti: i residenti che lamentano ciò che Tallè ha scritto, e cose più gravi come la mancanza di servizi e opportunità soprattutto per i più piccoli e i più anziani; i commercianti che sopravvivono all’isolamento e che in questo contesto non riescono a trovare la formula per rimanere competitivi; i giovani, maceratesi e noi, che avrebbero voglia di trovare in centro o comunque in città dei luoghi dove potersi divertire. Perché non è detto che divertimento sia sinonimo di devastazione. Ma se non c’è un governo di queste dinamiche, se ognuno viene lasciato, costretto, ad arrangiarsi, ecco che scatta l’anarchia, lo scontro tra interessi apparentemente inconciliabili. Ognuno va per sé e la città ne esce sconfitta.
Io non andrei a Civitanova per stare meglio, proverei a chiedere il meglio per la mia città.
Peccato, se aspettava un po’ che andava su ricotta le cose sarebbero cambiate.
Sig. Aldo Iacobini, non è una questione “Un conto è dire no al centro di Macerata, un conto è dire no a Macerata tout court. Ci sono tante belle zone a Macerata, non c’è solo il suo centro.” Allora Lei, gli amministratori, i maceratesi tutti mi devono spiegare come mai io che vivo in periferia DEVO pagare un balzello di 60 euro l’anno affinché possa parcheggiare senza esporre il disco orario? Perchè un maceratese che abita a Collevario, Colleverde etc. non deve pagare cotanto permesso all’APM? Di fronte ad imposizioni di tasse/imposte costituzionalmente siamo tutti uguali o no? Già ci sono Maceratesi di serie A e di serie B. Questa situazione delle zone con pagamento del famigerato permesso, si badi bene non ad avere un parcheggio bensì a NON esporre il disco orario! Sono diverse dislocate a macchia di leopardo e l’amministrazione che si inventò questo balzello fu con l’allora sindaco Maulo. Ne sono passate di amministrazioni da allora forse qualcuno si è preoccupato di ciò. Anzi si è anche peggiorata la situazione. Una su tutte: ci sono 2 parcheggi a ridosso dell’Oasi con disco orario e a volte vengono a fare multe anche lì. Mi è stato risposto per evitare che vi parcheggino i camper! Sbarre orizzontali ad altezza consona NO! come del resto davanti a SELF e al CC Corridomnia! Morale dottò non fa bene ad andarsene, fa BENISSIMO perché dove non esiste la cultura per qualsivoglia problematica – traffico compreso – NON può devinirsi tale una “civitas/urbs”